“Ci avete lasciato a pane acqua. 78 famiglie affamate, davanti al Tribunale a chiedere perché a suon di fischietti, fumogeni e grida.
Chiedono perché. Perché vogliono ripulire l’azienda da debiti e lavoratori senza toccare i responsabili.
Perché non accettano l’offerta pervenuta facendo pervenire l’azienda, perché non coprono i debiti chiedendo di farvi fronte a chi lo ha creati”.
“E l’offerta? Cosa hanno risposto” – gridano. “La giustizia ascolta le persone oneste? O dialoga solo con indùstriali che ci hanno rovinato?”.
Parole come macigni che si abbattono sull’operato dei curatori. Che a giorni incontreranno anche Patrizia Maestri che chiede risposte e minaccia interrogazioni in Parlamento.