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Aveva rapinato un negozio di telefonia il 14 agosto, arrestato 37enne parmigiano

I Carabinieri di Parma, a seguito di una veloce attività d’indagine, hanno individuato l’autore di una rapina compiuta il 14 agosto in danno di un negozio di telefonia di via S. Leonardo.

L’arrestato, un 37enne di Parma con precedenti, si era recato nell’esercizio commerciale ove, approfittando della confusione causata dai clienti presenti, aveva asportato della merce per circa 150 euro di valore. L’esercente, accortosi del furto, ha cercato di bloccare la fuga dell’uomo che, per scappare, lo ha quasi investito.

I militari della Stazione di Parma, a seguito dell’intervento effettuato in ausilio della parte lesa e grazie ad alcuni fondamentali elementi forniti sull’autovettura del reo, hanno agevolmente individuato la vettura ed il suo utilizzatore accertandone quindi l’identità.

A seguito degli elementi di riscontro ottenuti dai militari il Tribunale di Parma, su richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia nei confronti del 37enne che è stato tradotto ai domiciliari.

PARMA: UNA DENUNCIA PER SIMULAZIONE DI REATO E APPROPRIAZIONE INDEBITA

I Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Parmense hanno denunciato un 36enne, residente in Traversetolo, per simulazione di reato e appropriazione indebita.

L’uomo, lo scorso mese di novembre, aveva denunciato di aver subito una rapina durante la quale gli erano stati asportati il telefono cellulare, 300 euro e 150 dollari in contanti.

Il racconto, fin dalle prime battute, non ha convito i militari che approfondendo gli accertamenti sulla dinamica degli eventi hanno scoperto numerose incongruenze.

Il 36enne aveva infatti riferito che, tre giorni prima, dovendo partire nelle prime ore della mattina per un viaggio di lavoro, si era recato presso un bancomat per prelevare del contante. In quella occasione sarebbe stato avvicinato e poi rapinato da più soggetti.

Questi fatti, avvenuti in un orario non compatibile con i suoi impegni di lavoro, in una zona differente da quella ove abita, senza nessuna successiva chiamata di allarme al 112, uniti ai successivi accertamenti grazie ai quali si appurava che nulla risultava dalle immagini dell’istituto di credito ove sarebbero successi i fatti e che non era in possesso di alcuna tessera bancomat o carta di credito, hanno fatto emergere, in maniera chiara, l’infondatezza della denuncia effettuata dall’interessato che aveva simulato la commissione del reato per impossessarsi del denaro anticipatogli dalla ditta per cui lavorava.

SAN SECONDO: UNA DENUNCIA PER TENTATA FALSITA’ IDEOLOGICA COMMESSA DA PRIVATO, SOSTITUZIONE DI PERSONA E FALSA ATTESTAZIONE SULLA IDENTITÀ PERSONALE

I Carabinieri della Stazione di San Secondo hanno denunciato una 42enne di origine etiope per tentata falsità ideologica commessa da privato, sostituzione di persona e falsa attestazione sulla identità personale.

Il militari hanno accertato che la donna, nello scorso mese di giugno, dovendo sostenere presso Istituto comprensivo “Corridoni” di San Secondo Parmense un test in lingua italiana, indetto dalla Prefettura di Parma per il rilascio della permesso di soggiorno ai cittadini extracomunitari, aveva provato a farsi sostituire da una sua amica.

Il tentativo, abbastanza maldestro, aveva destato immediate perplessità nella commissione degli esaminatori che, notando palesi differenze tra il documento presentato e la persona presente, avevano richiesto dei chiarimenti alla donna che con una scusa si era poi allontanata.

Il successivo intervento dei militari ha permesso di rintracciare la reale titolare del documento che, messa di fronte alle sue responsabilità, ha ammesso di aver cercato di fare presenziare una terza persona poiché non si sentiva preparata.

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