Una lettera anonima, stampata in più copie e distribuita nelle cassette della posta di Sala Baganza. Questo il “regalino” confezionato al sindaco, Cristina Merusi, al suo vice e ad un dipendente comunale.
Il contenuto delle lettere, pesanti accuse sulla gestione della “cosa pubblica”. Soprattutto, incriminato sarebbe il viaggio del primo cittadino a Cutro, nel 2011, secondo l’accusa organizzato da un dipendente comunale al fine di raccogliere voti.
La Merusi, informata delle lettere, che già dalle 23 di sabato affollavano il paese, domenica mattina ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri, nella speranza che qualcuno, considerato l’orario e la serata calda, abbia notato chi si è occupato del volantinaggio.
Non spaventata dal gesto, che archivia come “una manovra politica di cattivo gusto” la Merusi ha stigmatizzato il gesto ricordando come il viaggio a Cutro fosse stato organizzato insieme ad altri sindaci con comunità cutresi molto numerose nella propria città.
Ma c’è chi non crede, o meglio, vuole veder chiaro sotto queste lettere: è Giuseppe Distante, consigliere d’opposizione pentastellato. Distante chiede che indaghi la Procura per fare chiarezza, capire se vi sia qualche legame con l’inchiesta Aemilia e chi sia in possesso di informazioni così particolareggiate.
Anche questo è un modo di fare politica.