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Pali Italia, la protesta ferma Via Repubblica: fermi anche gli autobus.
I lavoratori non mollano, e con coperchi, fischietti trombe e fumogeni chiedono che la fabbrica venga riaperta.
Alle 10,00 e’ arrivato il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: dopo un breve dialogo con l’Rsu di Pali Italia Alberto Boniello è’ salito dal Prefetto.
L’incontro si è concluso intorno alle 12,30: per sentire il commento di Stefano Cerati (Fiom) fare clic qui.
Intanto Massimo Bagatti, l’imprenditore pronto a rilevare l’azienda replica con una nota:
“Della situazione dell’azienda Pali Italia, ex Tecnopali, ne hanno parlato tutti. I lavoratori, con i fatti: presidi, proteste, manifestazioni. I curatori fallimentari, a suon di comunicati. I sindacati. Ora, chiamato in causa a seguito dell’incontro avvenuto in Prefettura venerdì mattina tra il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il Prefetto, i vertici della Fiom e l’Rsu dell’azienda dice la propria anche Massimo Bagatti, capofila della cordata parmigiana che ha presentato un’offerta (l’unica) per il ramo d’affitto dell’azienda. “Siamo pronti per presentare l’offerta nelle modalità e tempistiche richiesta dai curatori, l’importante è che ci sia detto in modo chiaro come deve essere formulata” – spiega Bagatti, 43 anni, imprenditore nel campo delle energie rinnovabili – e che vengano soddisfatte anche le richieste da noi inoltrate alla curatela. “Vogliamo conoscere esattamente, e toccare con mano, lo stato dei macchinari e la loro effettiva efficienza, una dichiarazione certa e vincolante che il subentro in azienda ci permetta anche quello nell’affitto del capannone e che i contratti con Enel siano ancora in essere con opzione sugli ordini” – spiega. “Una volta in possesso di questi dati, alla manifestazione d’interesse aggiungeremo un’offerta vincolante e garantita come richiesta dalla curatela, e vogliamo farlo nel più breve tempo possibile per salvaguardare i lavoratori e far riprendere quanto prima la produzione”.
