Lettera denuncia di un residente di Via Garibaldi. Che si sente espropriato a casa propria
Gentile Direttore,
mi chiamo Anna e abito in Via Garibaldi. Ho 45 anni, vivo con due cani che nel tempo libero porto a passeggio nel verde sotto casa: P.le della Pace. Ieri sera (lunedì, ndr) ho assistito all’ennesima rissa intorno al monumento: ormai sono abituata a vedere “colorati”, scuri, ma non so se nordafricani o cosa, urlare, mettersi le mani addosso, spintonarsi.
Ma ieri sera è stato peggio: si sono presi a bottigliate, uno si teneva la mano sulla testa piena di sangue, uno correva, due si spintonavano, alcuni urlavano. Io ho chiamato il 113, ma dall’altra parte ho avvertito rassegnazione e sufficienza. Mi è rimasto solo da allontanarmi.
Ma ho paura. Mi sento espropriata della mia vita, della mia città, della zona dove sono nata. Se uno dei miei cani si taglia le zampe coi vetri che “questi signori” rompono? O se io finisco in mezzo a una rissa e le prendo? O se finiscono al pronto soccorso, e magari mio figlio o mia madre devono fare la coda mentre soccorrono loro coi soldi delle mie tasse?
Sono allibita e spaventata”.
Lettera firmata