Nella profonda disperazione dei lavoratori di Pali Italia e delle loro famiglie, emergono grandi moti di affetto e solidarietà. Come quello di una parmigiana che scrive al nostro giornale per esprimere vicinanza alle mogli disperate dei dipendenti dell’ex colosso di Pizzolese.
“Sono solidale con la moglie del lavoratore della Pali. Mio marito ha vissuto la stessa situazione, dopo 2 anni di calvario, lo hanno messo fuori, perché chi è subentrato non ha voluto nemmeno fare i contratti di solidarietà.
Ho scritto a Landini, le risposte non le ho avute. Ho mandato messaggi sulla pagina di Facebook di Pizzarotti, di aiuto. Ma non ho avuto risposte.
Denunciare non è servito a niente, nel nostro caso. E ora a 46 anni bisogna ricominciare di nuovo. Ma per chi a superato i 30 anni, sembra non esserci niente.
Signora auguro a lei e tutti gli operai della Pali, che i curatori fallimentari, la diano a gente onesta che possa dare lavoro e dignità a tutti, ma sopratutto la speranza di poter di nuovo provvedere alla propria famiglia”.