Un progetto per la prossima amministrazione.
“Il disastro organizzativo delle prime serate di Parma e Stars e tutte le polemiche e le difficoltà che sono sorte intorno alla rassegna sono conseguenza di una precisa scelta politica portata avanti con ostinazione dall’Assessore Casa: svolgere una rassegna di spettacoli di valenza pubblica in un luogo, Piazza Duomo, non previsto dal regolamento comunale per le attività rumorose temporanee. E’ soprattutto per questo, per non avere rispettato il regolamento comunale, proprio lui l’assessore dei regolamenti, che insieme ad altri gruppi di minoranza ne abbiamo chiesto le dimissioni. Con quale forza e credibilità potrà ora chiedere a cittadini ed esercenti di rispettare il regolamento della movida o il nuovo regolamento di polizia urbana, da lui fortemente promossi?
Tutto questo non sarebbe successo se solo si fosse scelto di svolgere la rassegna in uno dei tanti spazi pubblici all’aperto individuati allo scopo da questa stessa amministrazione. Tra questi spazi vi sono il Piazzale della Pilotta, dove è possibile tenere fino a 25 eventi con afflusso di pubblico superiore alle 1000 persone, e il cortile del Guazzatoio, con un limite di 15 spettacoli per un afflusso inferiore alle 1000 persone. Luoghi particolarmente vocati ad ospitare rassegne estive e proprio per questo già utilizzati in passato.
L’assessore Casa si difende dicendo che la Pilotta è della Soprintendenza e che occorre quindi una specifica autorizzazione. Ma qui sta all’amministrazione comunale attivarsi per tempo e prendere accordi per utilizzare questi spazi a beneficio della città. E più in generale per sviluppare un progetto di rilancio dell’intera area della Pilotta e dell’antistante Piazzale della Pace, oggi più latrina e luogo di bivacco che giardino-salotto della città.
La Pilotta ospita collezioni museali e opere d’arte di rilevanze internazionale. È scrigno di un gioiello unico al mondo come il Teatro Farnese. È anche la porta di ingresso al centro storico per le comitive di turisti che arrivano in pullman e per i visitatori che si spostano in auto o in treno. La rinascita della città non può perciò prescindere dalla valorizzazione e dal rilancio funzionale di questo complesso monumentale e dell’area circostante.
Già un anno e mezzo fa avevamo avanzato una serie di spunti e proposte: riqualificare il piazzale sostituendo le orrende torri faro, ripristinando la fontana e cambiando gli arredi; unificare l’ufficio turistico della Provincia e del Comune per spostarlo nei locali sotto i voltoni di fronte all’ingresso della Galleria Nazionale; realizzare negli stessi locali un book-shop su Parma, un punto bar-ristorazione con apertura sul cortile del Guazzatoio e gli indispensabili servizi igienici pubblici; riprogettare l’illuminazione e utilizzare i muri dei contrafforti per spettacoli luminosi di video-mapping, sull’esempio di Chartres e Praga; fare appunto di Piazzale della Pilotta e del Cortile del guazzatoio il luogo deputato per gli spettacoli all’aperto e le rassegne estive.
Tutti questi interventi andrebbero inseriti in un progetto integrato di riqualificazione da sviluppare in accordo e collaborazione con la Soprintendenza e con le altre istituzioni che operano nella Pilotta, a partire dall’Università. La recente riforma dei beni culturali stimola e promuove questo genere di accordi tra Soprintendenze e amministrazioni locali con il fine di valorizzare e rendere maggiormente fruibili spazi monumentali e opere d’arte. E’ un’opportunità che va sfruttata.
Bisogna riconoscere che già l’ultimo soprintendente, Mariella Utili, aveva dato un forte impulso in questa direzione e dimostrato una grande disponibilità ad aprire e rendere fruibili spazi e locali della Pilotta poco conosciuti e spesso inaccessibili ai cittadini. Disponibilità che l’amministrazione comunale, per la sua solita inerzia, non ha saputo cogliere e tradurre in accordi e interventi duraturi.
Il Sindaco Pizzarotti, come un disco rotto, continua a ripetere che non arrivano proposte dalla minoranza, ma in realtà, in tre anni, di proposte per la città ne sono arrivate tante, solo che lui e la sua amministrazione si sono dimostrati incapaci di riconoscerle e soprattutto di attuarle. Non crediamo che nel tempo che resta a questa amministrazione comunale potrà cambiare qualcosa. Queste, come altre proposte che verranno, sono quindi per la prossima”.
Nicola Dall’Olio
Capogruppo PD Consiglio comunale di Parma