Scala presenta il suo Parma: “Uomini Scelti, persone prima che talenti per rimettere il Parma dove merita di stare”

Francesca Devincenzi

Il 27 luglio 1913 si celebrava Giuseppe Verdi con un torneo di calcetto che ottenne così tanti iscritti da far nascere, fra mille peripezie, la prima squadra di calcio a Parma.

Centodueanni esatti dopo, nasce un nuovo Parma. Che riparte dalla D, dopo tante vittorie tanti successi tanta gloria ma anche tanto fango in una ultima stagione da inferno. Ritornare a parlare di calcio è già un motivo di gioia, farlo con negli occhi le stesse persone che una trentina d’anni fa hanno iniziato a edere il Parma grande in Italia e in Europa, è come vivere un sogno nuovo dall’inizio.

Ci saranno Nevio Scala, Gigi Apolloni, Lorenzo Minotti,  di quel Parma. Ci sarà Fausto Pizzi alle giovanili, probabilmente con Stefano Morrone. Affianco a Lorenzo Minotti ci sarà Andrea Galassi, che giocò nel Parma di Sacchi agli albori del sogno. In campo ci sarà Alessandro Lucarelli. Sugli spalti il sogno del Parma che sogna è battere il record del Siena lo scorso anno in serie D, quota 4.000.

Tra i sogni una squadra fatta di Uomini prima che di Giocatori. E una risalita immediatata, dove questa società merita. Con l’in bocca al lupo del Sindaco, che ha aperto la conferenza stampa di presentazione di Staffa tecnico e campagna abbonamenti.

IL SALUTO DI FEDERICO PIZZAROTTI – “Dopo mesi tribolati essere qui è un’emozione – esordisce il sindaco di Parma. Non sono un calciofilo, ma mi rendo conto che nel mondo il nome di Parma è strettamente legato all’immagine della squadra di calcio, ed essere qui nel giorno della rinascita mi riempie di orgoglio. Che il Parma che riparte sia immagine di una città che deve ripartire, e lo farà dal Tardini, che consegno a Parma Calcio 1913″.

LE PAROLE DI PRESIDENTE NEVIO SCALA – Apre bocca, e sono applausi. Nevio Scala è il passato che ritorna. E’ chi vi scrive bambina che lo scrutava da lontano mentre dirigeva gli allenamenti alla Certosa, e ora ce lo ha ad un metro. E vorrei dirgli: “Ricordati sempre che è colpa tua se sono qui”. E invece chiedo cosa significa l’oggi, cosa sarà il domani. “Filalmente usciamo dalla clandestinità” – ammette. “E’ stata dura lavorare senza ufficialità, stringere contratti solo su stima fiducia e stretta di mano. Nessuno di loro (Apolloni, Galassi, Minotti, Pizzi nda) ha nulla di firmato, solo la mia parola. E la mia stima, ho scelto Uomini. Coi quali vogliamo partire in quinta, per metterci in pari con le avversarie. Ed è anche arrivata la meravigliosa notizia che potremo allenarci a Collecchio”. Una richiesta alla stampa, una ai tifosi: 2Lasciateci lavorare, dateci tempo. E poi: spero di dover allargare al Tardini perché tutta la città vuol venire allo stadio”. 

LORENZO MINOTTI, DIRETTORE AREA TECNICA – “Per me è un ritorno a casa, lo avevo detto, andandomene per la seconda alcuni anni fa, che sarei tornato. Ed eccomi qui, sono qui per mettermi in gioco, come tutti noi. Questa società che riparte da zero è una scommessa, che io gioco in casa mia, per vincerla. Da ieri, da prima, da oggi ancora di più lavoreremo senza sosta per creare un organico di sostanza e vincente”.

“MISTER” GIGI APOLLONI –  “Io qui sono a casa mia. Sono legato a molti di voi da affetto e stima, sono orgoglioso di allenare il Parma, lo ho sempre sognato – dice con la voce rotta dall’emozione. Avevo un accordo con un’altra squadra (Lentigione, nda) e non volevo venire meno, anche Scala mi ha detto “vai per la tua strada”, ma non potevo rinunciare ad un sogno. Lo stesso patron che ho lasciato mi ha detto “al cuore non si comanda”. Ed eccomi qua, con un progetto straordinariamente difficile e stimolante, farò tutto il possibile per ridare al Parma il posto che merita e al calcio i valori che deve avere”.

ANDREA GALASSI, DIRETTORE SPORTIVO – “Sono passato di qui nel Parma di Sacchi, tornarci col meglio che Parma possa avere è un onore. Voglio tranquillizzare tutti, ho esperienza in tutte le categorie, e il calcio è sempre uguale: a fare la differenza sono i giocatori di qualità e l’ambiente di lavoro. Vogliamo essere vincenti e lavoreremo per farlo. Ma senza fretta, per non commettere errori”.

RADUNO E RITIRO – “Per ora sarà a Collecchio, verso fine settimana – spiega Minotti. Ci ritroveranno, inizieremo gli allenamenti e costruiremo la squadra. Tanti giocatori si sono proposti, li proveremo. E ci guarderemo intorno per trovare gli “under” obbligatori per la categoria: probabilmente un portiere, due esterni di difesa, uno di centrocampo. Il primo c’è già, Adorni. E’ un ’98, non ha voluto lasciare Parma, è l’unico baluardo rimasto e rappresenterà il nuovo inizio del settore giovanile del Parma. E lo porteremo in prima squadra perché lo merita per aver voluto Parma a ogni costo”. Poi, a squadra costruita magari una settimana di ritiro vero e proprio, per amalgamare e creare coesione.

GLI “EX” – In campo ci sarà Alessandro Lucarelli: “Ha riflettuto e deciso di voler essere il primo capitano del nuovo Parma” – spiega Minotti. Mentre Stefano Morrone “ci ha spiegato di non sentirsela, di non voler tradire Parma ma di non voler più giocare. Avrà un ruolo nel settore giovanile di Pizzi”.

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI – “Per i primi giorni gli abbonamenti saranno sottoscrivibili online, in seguito anche nei punti vendita Cariparma e allo Stadio Tardini – spiega il vicepres Marco Ferrari. “Sogno di raggiungere quota 4.000 per battere il record del Siena l’anno scorso. Intanto in poche ore ne abbiamo fatto più della Reggiana in una settimana” – concedetemi la considerazione.

Ancora non sono stati decisi i prezzi dei singoli biglietti, e nemmeno trattate le eventuali “inversioni di campo”. Cero se il Parma in trasferta avesse 5000 persone, dovrà ottenere l’ok della Questura per giocare al Tardini anche le gare esterne, con beneficio anche per le avversarie, che a netto del costo dello stadio potranno fare cassetto. Capitolo Sky: “Riconosce il grande lavoro fatto, vogliono dare visibilità. Si sta cercando un accordo per far trasmettere le gare del Parma”.

 AZIONARIATO DIFFUSO VERSO QUOTA MILLE – “Vogliamo mettere a disposizione altre quote di azionariato diffuso – spiega il dg Luca Carra – sarebbe bello arrivare a quota mille. A fine agosto riapriamo le adesioni”. Prima di quella data verranno presentate anche le nuove maglie e i nuovi sponsor.

Poi? Pensiamo a uno stadio senza barriere” – chiude il direttore generale del Parma. Che aggiunge: “Avremo una squadra di calcio femminile, sono già stati raggiunti gli accordi”.

Poi tutti sulla “terrazza della Tribuna Petitot” con vista campo. Per ripartire da dove tutto ebbe inizio, dalla prima di Scala al Tardini. Non 102 anni fa, ma 26, si.

 

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