Nove mesi per passare dal progetto ai fatti, e sei anni per realizzare la Cassa d’espansione sul Baganza, che verrà posta tra Sala Baganza e San Ruffino. Ovvia, la delusione dei comitati alla notizia, comunicata in sede di commissione dall’Aipo.
Ci vorranno nove mesi per passare dal progetto ai fatti, e sei anni e mezzo almeno per realizzare la Cassa d’espansione sul Baganza, che verrà posta tra Sala Baganza e San Ruffino, loco individuato da Aipo come “ideale”.
La comunicazione è stata data direttamente da Aipo – Agenzia interregionale per il Po – giovedì pomeriggio in municipio nel corso delle commissioni consiliari congiunte Urbanistica-Edilizia e Ambiente ai membri dei comitati che, in prima fila per ripulire dopo l’alluvione, mollati stivali e pale hanno indossato i panni degli indignados per chiedere maggiore sicurezza e che tali disastri non si ripetano.
“Siamo delusi, sei anni e mezzo sono un’eternità” – commentano ora, ovviamente arrabbiati. Intanto, sono iniziati i lavori di pulizia e riordino degli argini: un primissimo passi, un lavoro necessario e dovuto. Forse tardivo. Sperando che prima di sei anni, il Baganza non decida di fare di nuovo una passeggiata per le vie della città.