“A due settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione – afferma Cristina Mazza direttore area Organizzativa e Centro studi Ascom – gli operatori tracciano un quadro generale di stabilità, dopo una partenza a macchia di leopardo per il grande caldo dei primissimi giorni. In attesa di fornire risultati più completi a chiusura del periodo di rilevazione, ci auguriamo che il lieve incremento del reddito disponibile delle famiglie, rilevato a livello nazionale nei primi mesi dell’anno, possa trovare conferma anche in questa fase e sostenere la ripresa dei consumi”.
I primi risultati emersi della ricerca, condotta su un campione di operatori di Parma e Provincia, registrano per lo più vendite stabili rispetto ai saldi estivi 2014 (51% degli intervistati). Si segnala tuttavia l’incremento di coloro che rilevano vendite in aumento (10% contro il 6% del 2014), mentre il restante 38.5% registra una diminuzione delle vendite. Un risultato complessivo quindi all’insegna della stabilità che dimostra comunque performances meno negative anche rispetto all’andamento medio regionale dove le vendite in calo durante i saldi sono state rilevate dal 49% del campione intervistato.
Questi dati si inseriscono in un contesto di progressiva stabilità anche a livello di consumi complessivi: rispetto al primo semestre del 2014, infatti, più della metà degli intervistati ha registrato vendite stabili, mentre il 34% (contro il 52% del 2014) ha dichiarato che sono ancora in diminuzione.
L’indagine conferma inoltre la razionalità del processo di acquisto in saldo che risponde a scelte programmate e ponderate, limitando le spese allo stretto necessario (40%), con una valutazione del prezzo particolarmente attenta (47%) da parte di una clientela sempre più esigente, abituata a verificare il prezzo scontato (9% dei casi). Anche i valori della spesa pro-capite che si attestano intorno a 71 euro sono in linea con i valori riscontrati a livello regionale.
“La rete commerciale dei punti vendita tradizionali – aggiunge Cristina Mazza – offre occasioni per acquisti di qualità a prezzi convenienti, con il vantaggio di un servizio accurato ed attento alle esigenze della clientela. Auspichiamo che il moderato aumento della fiducia di famiglie ed imprese rilevato a giugno dall’Istat possa influire positivamente sulle dinamiche di acquisto delle prossime settimane”.
Ascom registra inoltre i primi segnali confortanti anche riguardo ai dati strutturali delle imprese del commercio e turismo e servizi privati a Parma: in particolare, per quanto riguarda il primo trimestre 2015, a livello provinciale, si rileva una diminuzione di cessazioni aziendali, rispetto al primo trimestre del 2014 (-21%). Stesso trend anche a livello comunale, in cui si registra un decremento delle cessazioni pari al -18% rispetto allo stesso trimestre del 2014, e che evidenzia, seppur con numeri ancora negativi, timidi segnali di ripresa.