Quanto segue è la lettera scritta da un insegnante precario della scuola dell’infanzia di Imola, inviata e pubblicata sul sito del M%S di Imola. A Imola i pentastellati si stanno opponendo all’appalato per l’esternalizzazione di una classe. A Parma cosa farebbero, viene da chiedersi?
Nella lettera si parla di qualità e passione per il lavoro di educatori. QUALITA’, appunto. Vi ricorda qualcosa?
“In questi giorni nei giornali, nei social network ma anche al bar e per strada si sente parlare di Scuola, di Bambini/e, di nipoti e di figli, di quale sia il presente ma sopratutto il futuro che li attende, perchè è dal presente di oggi che si decide il futuro di domani…
Io faccio parte di quel personale educativo che in questi 3 anni ha collaborato e continua a collaborare quotidianamente con l’Amministrazione Comunale nelle Scuole dell’Infanzia e nei Nidi, mettendo a disposizione la mia professionalità, ma potrei moltiplicare dicendo la nostra professionalità, la nostra voglia di apprendere, di crescere professionalmente ed essere parte di una cultura dell’infanzia, partecipando spesso volontariamente e senza alcun riconoscimento economico alla formazione e ad altre attività dei servizi.
Tutto questo come investimento sul nostro futuro e sul futuro dei servizi comunali, consapevoli dell’importanza del contributo di tutti al buon funzionamento di questa realtà. Nel corso degli anni, a maggio molti di noi si sono resi disponibili anche ad un cambio di datore di lavoro e conseguentemente ad un cambio contrattuale, passando dall’agenzia interinale alla coopertiva (con una riduzione notevole dello stipendio e un aumento del carico di lavoro), al fine di garantire una Continuità Educativa e dovendo poi barcamenarci sul tema e sulla parola QUALITA’, spesso avendo come unico interlocutore la RIDUZIONE DEI COSTI.
Ora si prospetta una nuova gestione dei servizi: i temi all’ordine del giorno sono: Diritti, Qualità, Pubblica, Privata, Paritaria, Integata… ecco, forse queste sono troppe parole, parole che non possono stare assieme per funzionare ma che sicuramente potrebbero funzionare se scisse l’una dall’altra ma non di certo se si vogliono Integrare… il pensiero e le promesse fatte dal nostro attuale Sindaco Manca nella sua campagna elettorale erano quelle di mettere i saperi prima di tutto e di promuovere un bando che garantisse qualità all’interno dei “propri servizi”, perchè un servizio di QUALITÁ passa anche attraverso la stabilizzazione del personale educativo, superando la precarietà e l’instabilità ad essa connessa. Solo attraverso la stabilità del personale si potrà restituire alle famiglie e all’amministrazione una REALE QUALITÁ, solo con la stabilità il personale potrà migliorare ulteriormente la propria professionalità contribuendo sempre di più al processo di costruzione della cultura dell’infanzia che quotidianamente viene svolto all’interno dei servizi per l’infanzia comunali.
Il personale attualmente in carico all’Agenzia Interinale ad oggi stava lavorando con la tagliola dei 36 mesi sulla testa in attesa di un decreto che sbloccasse tale situazione a dir poco agghiacciante per dei servizi rivolti all’infanzia. Ciò è avvenuto e si può mettere in pratica con lo staff leasing, quindi a maggior ragione ora fatichiamo ad arrenderci perchè questo lavoro è quello per cui abbiamo studiato, ci siamo aggiornati, formati e che la mattina ci fa alzare pensando alle migliorie per la sezione e per chi ci vive 9 ore dentro, sia sul piano dell’apprendimento che su quello socio/relazionale. Poi ti si insinua un dubbio e pensi che forse questo comune non ti vuole… e quindi cerchi concorsi…Rimini 7 posti, apro il bando, per parteciparvi e vedo che occorre aver lavorato per tre anni per il comune di Rimini, peccato che io abbia lavorato 4 anni per il comune di Imola e qui il bando non esca… e allora torni a pensare, inarcando le sopracciglia, al perchè non esca nonostante i notevoli passaggi di personale alla scuola statale (e quindi al di fuori del patto di stabilità), al perchè a detta anche dell’assessore nonchè vicesindaco Visani non è per una mancanza di soldi ma per una scelta politica…
Scelta politica che si discosta da quanto il primo cittadino in campagna elettorale prometteva e cioè di mettere i saperi prima di tutto e di fare un bando che garantisse qualità all’interno dei “propri servizi”… La Democrazia è composta da rappresentanti che vengono eletti da noi cittadini a seguito della presentazione di un programma che determina il voto a loro favore. NON È PIÙ DEMOCRAZIA SE QUESTO PROGRAMMA NON VIENE ATTUATO O ANCOR PEGGIO VIENE SMENTITO… e quindi purtroppo o per fortuna la politica incide ma non sono i cittadini che devono trovare rifugio nella politica ma questa che deve rappresentare, anche intrufolandosi, per ascoltare i pensieri e i voleri dei cittadini!
Perchè se in questi anni l’Amministrazione ha investito tanto sui servizi e quindi anche su noi interinali, al punto di arrivare a fare della QUALITÁ un nostro credo, ora virano verso un appalto?? e non un concorso come hanno fatto comuni a noi vicini, Ravenna 29 posti, Bologna 158, Rimini 7 che seppure con patto di stabilità da rispettare hanno deciso di fare politiche a favore dei servizi, dei bambini/e, delle famiglie e di noi giovani?? ”
Firmato
Insegnante precario di Imola