Non si vedeva più in giro da una settimana, Virginio Ferrari, 68 anni e una vita in quell’appartamento di Baganzola, prima con la madre, poi, solo. E solo è stato trovato, morto, accasciato, in decomposizione.
Non si vedeva più in giro da una settimana, Virginio Ferrari, 68 anni e una vita in quell’appartamento di Baganzola, prima con la madre, poi, solo. E solo è stato trovato, morto, accasciato, in decomposizione.
Subito i vicini hanno pensato fosse andato qualche giorno al mare, ma vedere la macchina al suo posto li ha messi in allarme, ed è bastato avvicinarsi alla porta per sentire l’odore acre della carne che si decompone, il puzzo di morte e paura.
Il resto, è la storia già scritta di questi drammi: è bastato chiedere la copia delle chiavi lasciate a una persona di fiducia per trovare la porta senza mandate e il corpo accasciato contro un mobile, una sedia vicino, una grande macchia di sangue a terra.
Ora spetterà al medico legale fare di quel mucchio di carne in decomposizione un ricettacolo di prove per capire cosa ha ucciso Virginio Ferrari: la vita e la solitudine, un malore o un furto finito male?