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Pd: “Paip, accordo regionale gran traguardo”. Peccato che nel 2020 il Paip potrebbe bruciare molto di più

Inceneritore e ampliamento della portata: il Pd esprime tutta la propria soddisfazione per la decisione “passata” in Regione, a suo dire, di non aumentare la potenzialità di incenerimento, Ma si precisa anche che: “fino al 2020 il Paip andrà avanti così, poi”…

Francesca Devincenzi

“Quando la politica la si fa nelle sedi opportune e con intelligenza i risultati arrivano – ha esordito Nicola Dall’Olio (video). In Regione hanno preso la decisione che avevamo suggerito noi del Pd di Parma, che avevamo compilato una mozione all’unanimità sulla questione rifiuti e con una corretta interpretazione dell’art 35 dello “sblocca Italia” di cui tutti parlano ma che in pochi avevano davvero letto.

SUL “NESSUN DORMA” – “Mi viene da sorridere  all’atteggiamento del nostro Sindaco che detiene quote delle partecipate,  e, dopo che un membro del cda di Iren eletto dal Comune stesso (Bagnacani nda) gli vota contro,  va per le strade a protestare dopo che nell’ultimo anno e mezzo non ha fatto niente” – dice dall’Olio a proposito della manifestazione contro l’inceneritore prevista per sabato sera alle 18 (partenza da P.le Santa Croce, arrivo in Pilotta).

“Ci vuole più chiarezza, giocare ad un tavolo solo e non prendere in giro nessuno. Questa è la differenza. Noi agiamo nelle sedi opportune, loro vanno in piazza a protestare non si sa neanche contro chi:il Governo, Iren o forse contro se stessi. La nota di ieri parla chiaro, si va verso una saturazione dell’inceneritore solo a livello regionale senza bisogno di potenziarlo e solo per casi di emergenze si potranno fare eccezioni. Anche perchè i parametri stanno cambiando. Presto verranno presi in considerazione le percentuali di effettivo recupero che un obiettivo sicuramente importante indicano nel 70% soglia alla quale oggi credo che siamo ancora lontani ma sul cui argomento presto farò un’interrogazione. Stasera sarebbe meglio andare tutti a festeggiare e non a protestare.

Ora dobbiamo porre l’attenzione, ha chiuso Dall’Olio su tutta la filiera del rifiuto dalla raccolta allo smaltimento fino al recupero. Una filiera circolare che oggi costa 37 milioni di euro di cui solo 8 concernono lo smaltimento, una filiera fatta di odori nelle case, rumori di raccolta la notte cittadini scontenti e costi elevati. Bisogna migliorare”.

Il consigliere regionale Massimo Iotti ha poi illustrato i punti fondamentali del disegno di legge regionale sui rifiuti (video), che dovrebbe essere approvato entro luglio. “Gli obiettivi sono molto ambiziosi – spiega – puntiamo a una riduzione del 20-25% del rifiuto indifferenziato pro capite. Cerchiamo un avvio effettivo del riciclo, perché se guardiamo i soli parametri della differenziata vediamo costi pazzeschi: a Parma spendiamo 37 milioni di euro, di cui solo 8 per lo smaltimento. Qualcosa non va. In tutta la Regione ci sarà la raccolta puntuale, con un fondo per incentivare i Comuni che ancora non hanno avviato la differenziata per problemi oggettivi. Nel 2020 puntiamo a chiudere almeno due impianti di incenerimento“.

Il problema è solo uno, che quello di Parma, non è tra questi, e dovrà “mangiare e bruciare” anche per gli altri.

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