Oggi (lunedì) alle 14 scoccherà l’ennesima ora della verità per il Parma calcio.
Si chiuderà infatti in Figc il “discorso affiliazioni” con la consegna degli ultimi documenti finanziari e non: toccherà poi agli organi federali decidere chi, fra Magico Parma e Parma 1913, potrà iscriversi alla nascenda serie D.
Una scelta non poco complessa, che dirà molto sul futuro immediato del Parma. Da un parte il manipolo di “crema degli imprenditori”, dall’altra Giovanni e Giuseppe Corrado.
In mezzo i tifosi, che da una parte temono che troppe teste rischino di non andare d’accordo e che non ci sia la realtà volontà di tornare grande in fretta in Parma 1913, dall’altra quella di chi rivede in padre e figlio la scena “mamma di Ghirardi .- figlio scemo a cui regalare il giochino” e ha paura che Magico Parma si riveli qualcosa di analogo.
In mezzo, sopratutto, le pressioni di colossi industriali, politica locale e la consapevolezza che fu proprio Tavecchio a chiedere a Corrado di intervenire per salvare il Parma. Laa categoria era la B, ma ora come negarglielo in D?
I PASSI SUCCESSIVI – Una volta affiliata, è la decisione verra’ presa probabilmente nella riunione del 17 luglio, una delle due chiunque sia, cosa farà? Intanto richiederà di poter acquistare i vecchi nome marchio e titoli vinti, poi si guarderà intorno. Per capire in quanti, nel caos della D, non si iscriveranno, e in quanti rinunceranno o salteranno in Lega Pro. Stando alla finestra, non si sa mai ci siano sorprese.
Poi? Poi l’allenatore. Parma 1913 ha scelto Apolloni, Magico Parma si guarda intorno. Poi, il diesse. Manzani, forse. E Pizzi al settore giovanile, si dice. Pera primo acquisto per l’attacco, secondo indiscrezioni. Una certezza: Lucarelli capitano, qualunque sia la cordata al comando.
Per l’ultimo anno sul campo, ha scelto di risalire con la società che ha visto affondare nonostante il suo impegno a tirarle scialuppe. Poi, magari, un posto in società. Di nuovo tra i Pro, però.