Rifiuti, Parma Calcio, Welfare, Asili. Sono gli argomenti che tengono banco a Parma, e che sono approdati in consiglio comunale martedì pomeriggio.
INTERROGAZIONI
SERVIZIO IDRICO – Dall’Olio ricorda come Iren sia intenzionata a cedere il servizio idrico integrato di Parma a Mediterraenea Acque, e come il M5S avesse promesso che si sarebbe opposto. “Non cessione, ma riorganizzazione – spiega l’assessore all’Ambiente Folli – come verificato con Atersir, i cui tecnici hanno confermato la validità. E per gli utenti l’unica variazione sarà il guadagno in bolletta”.
COMUNICAZIONI URGENTI
PARMA CALCIO – Dopo le dichiarazioni di sabato di Giovanni e Giuseppe Corrado e il bailamme di botta e risposta che ne è seguito, sul presunto “Tardini negato” dai capigruppo in consiglio e dall’assessore allo sport alla loro cordata che sta cercando di far ripartire il Parma Calcio, fioccano le comunicazioni.
Apre Franco Cattabiani (CP): “Da parte mia nessun veto a nessuno. L’ Assessore allo sport tuteli l’ente dalle affermazioni molto gravi a lui attribuite e chiarisca se ha avuto indicazioni e quali dalla conferenza dei capigruppo”.
Poi Nicola Dall’Olio (PD): “Non c’è stato alcun veto, alcuni capogruppi, interpellati dall’assessore allo Sport, hanno espresso indicazioni. E’ grave che sia assente il sindaco, Marani ha solo chiesto alcuni pareri ed espresso opinioni favorevoli per l’unico progetto che era sul tavolo”.
E Roberto Ghiretti (PU, ex Assessore allo Sport): “Sarebbe stato preferibile vedere entrambi i progetti. Credo per il futuro sia importante essere più attenti”.
Per l’Amministrazione parla il presidente del Consiglio Comunale Marco Vagnozzi, vista l’assenza del delegato allo sport: “Il sindaco è informato e segue la situazione, nessuno ha mai posto veti contro nessuno”.
IL PD SFIDUCIA BAGNACANI – I Dem sfiduciano il consigliere Iren eletto dal Comune, dopo che non ha fatto sapere se ha votato a favore o contro l’ampliamento di capienza incenerente del Paip.
La richiesta della minoranza, compatta, è che si discuta della revoca del mandato insieme alla mozione del capogruppo Bosi sulla gestione dei rifiuti in termine di consiglio.
ASILI – L’ACCUSA DI BIZZI (PD): COMUNE ASPETTA LA PROGES. “In aula ci sono i comitati dei genitori e quelli per la difesa del Welfare. Silenti, ascoltano. In merito al ritardo di 60 giorni per rispondere ai cittadini sulla possibilità di fare un referendum sugli asili, o c’è incapacità o c’è dolo, e penso sia la seconda: volete aspettare l’assegnazione del bando di Parma Infanzia, che non sarà difficile fare, vista che c’è un’unica offerta”.
NOMINE – Per il Pd, Franco Torregiani prende il posto del dimissionario Iotti e del rinunciatario Caselli. Contestualmente Maria Teresa Guarnieri viene nominata vice presidente vicario del Consiglio, con niumerose astensioni.
NUOVO REGOLAMENTO CASE FAMIGLIA – A Parma le strutture sono che saranno disciplinate da nuovo regolamento sono 34. “Facciamo una verifica all’anno sulle case famiglia. Se ci sono segnalazioni anche più spesso. Ai gestori abbiamo detto che faremo giro di vite sui requisiti per l’assistenza, e abbiamo fatto una ricerca sul matching tra esigenze e possibilità. Non vogliamo far chiudere case famiglie, ma far si che capacità del privato si adegui alle necessità che ci sono” – spiega Laura Rossi. Dopo alcuni interventi, tra cui Pellacini e Guarnieri, la delibera passa con 22 si 2 no e due astensioni.
UN VIGILE SI FACEVA PAGARE PER NON FARE LA MULTA, 5.000 EURO DI DEBITO FUORI BILANCIO – I cittadini sono parte civile di una causa avanti la Corte d’Appello di Bologna contro un vigile, poi licenziato dal Comune, che anziché fare multe chiedeva soldi. Il Pd si astiene dal voto, ma la delibera, nonostante i mugugni di Savani, passa con 17 si e tre astensioni.
MOZIONE RIFIUTI – Si discute del testo presentato dal capogruppo pentastellato Bosi sull’affidamento del servizio per la gestione dei rifiuti, il cui appalto è scaduto lo scorso dicembre.
La richiesta alla Giunta è di ottenere da Atersir il riconoscimento di un nuova area limitata all Comune di Parma ed aventuali altre zone, e di ragionare della possibilità di un affidamento in house del servizio, con la creazione di una società partecipata e/o a controllo pubblico.
La proposta di Bosi trova tutti concordi. Più complessa invece la questione Bagnacani: Dall’Olio chiede che ne venga discussa la revoca del mandato, Savani è perplesso, Bosi lo difende.
La mozione del Pd per sfiduciare Bagnacani non passa: 13 no, 9 favorevoli, Savani astenuto.