Col Parma ha vinto tanto, iniziando una lunga scia di successi e soddisfazioni mai immaginate prima. Per tanti della generazione di chi scrive, è stato anche l’iniziatore al calcio, la ragione per cui, insieme a quell’undici marchiato Taffarel con l’uno, Brolin con l’11, Melli e Osio in mezzo, tre quarti della Parma ancora sorniona e ricca, snob e mai scalfita da alcuna forma di passione, ha scoperto che la domenica senza calcio proprio non poteva più stare.
Dopo l’addio, targato un nebbioso giorno del maggio 1996, ha vinto ancora. Poi si è rintanato nelle sue vigne, ma ora, torna per vincere di nuovo.
Ripartendo dallo stesso uomo che ha reso grande il primo Parma, la creme dell’industria parmense confida di riportare allo stadio chi se ne è andato annoiato da sconfitte, rabbia, delusione, spocchia della dirigenza che ha affondato il ducal scudetto: Nevio Scala.
“Stavo bene dov’ero, ma a questo progetto non potevo dire di no” – è il suo commento. Ed è comosso, o forse commuove chi per quegli anni ne ha spesi mille altri appresso alla pedata gialloblù.
Poi continua: “Il Parma non è scomparso e non scomparirà mai”.
Salvo clamorosi ribaltoni, Scala sarà il presidente di Parma 1913, uno dei due progetti di rinascita per il Parma che ripartirà probabilmente dalla serie D, salvo una combinazione astrale non lo metta in Lega Pro tra ripescaggi e miracolose giravolte.
“Sono felice, c’è molta emozione ma anche molta responsabilità. Sono stato scelto da un gruppo di persone di elevato spessore, e quindi sono orgoglioso di ciò che mi è stato concesso. Mi auguro di essere all’altezza, sto studiando, sto imparando il nuovo ruolo, anche perché per me è completamente nuovo. Quello che posso dire è che cercherò di rispettare ruoli e competenze, di non invadere spazi non miei. Quando uno è innamorato fa delle cose anche inconsapevoli, anche incredibili. Non potevo dire di no, per l’affetto e per l’amore che ho per questa città e questa gente. Siamo appena nati, dobbiamo ricordarci che partiamo da una categoria che non compete al Parma, quindi faremo di tutto per dare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano.
Vogliamo essere trasparenti, una società che ha i vetri delle finestre molto ma molto puliti. Ho letto che il Parma è scomparso: il Parma non scomparirà mai. Il Parma rinasce da una nuova categoria, dai Dilettanti, ma avrà un’altra storia ben positiva”.
Una storia che si inizierà a scrivere domani alle 18, nella sala stampa dello Stadio Tardini. E quello si che per Scala sarà un autentico “ritorno a casa”.