Ammonta a poco meno di 1,8 milioni di euro lo stanziamento su cui può contare il Comune a seguito dell’alluvione del torrente Baganza dell’ottobre 2014. E’ un importo che era stato congelato in vista di ulteriori accertamenti da parte degli organi competenti e che è stato rimodulato al rialzo, proprio a seguito delle richieste del Comune. Un dato, questo, che è stato accolto con soddisfazione dall’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi.
Lo dice una nota del Comune, che prosegue:
Fra le voci finanziate che rivestono maggior rilievo si segnalano 634 mila euro di interventi urgenti per la messa in sicurezza della viabilità comunale danneggiata dall’alluvione. Si tratta di asfaltature e segnaletica compromesse a seguito dell’esondazione sia per quanto concerne la viabilità che le aree verdi pubbliche. Altri 530 mila euro sono stati stanziati per gli interventi di miglioramento delle arginature destra e sinistra del torrente Baganza nel tratto urbano. A questi si aggiungono 434 mila euro che il Comune girerà ad Acer a seguito dei danni subiti dagli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica legati all’esondazione: rifacimento di impianti elettrici e serramenti in diversi appartamenti gestiti da Acer Parma situati in via Taro, strada Montanara, via Aleotti, via Laghi Gemini, via Sbravati, piazza Lago Santo, dove fango e melma hanno provocato diversi disagi.
Dei fondi stanziati dalla Regione una parte sono già stati anticipati del Comune per i lavori di somma urgenza, per la rimozione dei fanghi ed il ripristino degli spazi. Sono stati, inoltre, riconosciuti 37 mila euro per il centro sportivo Lauro Grossi, 12.200 euro per il Centro Giovani Montanara, 64 mila euro per l’edificio XXV Aprile, struttura socio sanitaria per anziani. Poco meno di 40 mila euro per il PalaLottici, 20 mila per il campo da calcio di via Taro e 22 mila per il Circolo di via Navetta.
A tutto questo si aggiungono altri 260 mila euro, stanziati dalla Regione, per il miglioramento del sistema di allerta legato ai pluviometri situati nel bacino del torrente Baganza. La sicurezza passa anche attraverso questa importante strumentazione tecnologica per permettere la riduzione dei tempi di allerta e una maggiore efficacia nelle comunicazioni. Si tratta di un sistema che risulta funzionale all’intero bacino del torrente e non solo alla città di Parma, coinvolgendo a vario titolo i Comuni rivieraschi del Baganza.
“Riteniamo importante il risultato raggiunto – spiega l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi – e diamo atto dell’impegno della Regione per la sensibilità dimostrata nei confronti della città di Parma e per aver tenuto conto di quanto rappresentato dal Comune a seguito dei danni provocati dall’alluvione. Un ringraziamento va, quindi, all’assessore regionale Paola Gazzolo ed al direttore dell’agenzia regionale della protezione civile Maurizio Mainetti”.
Intanto prosegue l’iter inerente la realizzazione delle nuove casse di espansione del Baganza. Si tratta di un tema, questo, ha spiegato l’assessore Alinovi, che risulta strategico per la tutela e la salvaguardia della città da possibili esondazionei future e risulta determinante anche per quanto riguarda la sicurezza dei Comuni a valle della città, come il Comune di Colorno.
In questi giorni si è tenuto un incontro all’Autorità di Bacino dove è stato presentato il progetto preliminare. All’incontro hanno preso parte le Amministrazioni comunali coinvolte assieme a Provincia ed entri preposti alla sicurezza idraulica del territorio, accanto ai rappresentanti del Comitato Alluvionati del Baganza. Il progetto, elaborato da Aipo, è stato inviato dalla Regione a Roma nel mese di maggio per la richiesta dei finanziamenti che ammontano a 55 milioni di euro. “Siamo in attesa di una risposta – ha concluso Alinovi – che dovrebbe arrivare entro la metà del mese di luglio. Ribadiamo l’urgenza della realizzazione di questa opera non più ptocrasinabile, per la sicurezza idraulica sia della città che dei territori a valle,”.