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E la finanza bussò…in Municipio. Welfare sotto accusa?

Mercoledì mattina la Guardia di Finanza ha fatto visita agli Uffici del Comune di Parma, sotto i Portici del Grano prima, al Duc poi.

Ovviamente massimo riserbo sui motivi della visita delle Fiamme Gialle, ma secondo indiscrezioni la Procura avebbe dato mandato di effettuare alcune verifiche in seguito a un esposto presentato dal Movimento Nuovi Consumatori, e firmato anche da alcuni neonati comitati parmigiani per la difesa di Welfare a asili, in merito adun presunto abuso d’ufficio nella gestione del Welfare, appunto. 

Sembra quasi che Giorgio Pagliari sia stato profetico, con il suo comunicato emesso ieri. Eccolo:

“Una protesta al giorno contro la amministrazione Pizzarotti, è questa la realtà cui, a Parma, siamo oramai abituati. La assenza di progettualità produce malcontento, e mentre il Sindaco si trincera dietro la riduzione dei fondi da parte del Governo, sono sempre di più i cittadini che decidono di fare sentire la loro voce. E al centro ci sono i tagli ai servizi sociali, perché per fare “tornare i conti” la giunta sembra avere deciso di partire dai più deboli.

Secondo il Sindaco, però, non sta succedendo nulla, e le proteste vengono messe in atto da cittadini strumentalizzati dai partiti di opposizione. Non è questo che ha detto in Consiglio comunale qualche settimana fa? La verità però inizia ad emergere, e sembra ben diversa. E’ vero che ad inizio anno sono stati indetti i bandi interni per selezionare 4 posizioni organizzative? E’ vero che queste riguardavano le aree Anziani, Struttura operativa risorse territoriali, Disabili e Minori e adulti? E’ vero che quanti avevano in passato ricoperto queste posizioni non si sono presentati alle selezioni? E’ vero, come molti sostengono, che la scelta di rinunciare a stipendio e “posizione”, a fronte di una possibile conferma, è legata alla mancata condivisione delle politiche messe in atto dall’attuale Assessore ai Servizi Sociali Laura Rossi?

Non più solo “cittadini strumentalizzati”, ora anche quanti sono stati in passato chiamati a mettere in atto le politiche dell’Assessore Laura Rossi, seri e capaci professionisti, mostrano segni di insofferenza e di non condivisione di una politica insostenibile. Parma, per la sua storia e per le potenzialità, non solo merita altro, ma ne ha bisogno, e non può restare schiava di questa assenza di un progetto amministrativo.

E nuvole di tempesta all’orizzonte anche per i servizi educativi. Giovedì prossimo, 16 giugno, i sindacati di categoria della funzione pubblica di Cgil e Cisl, insieme a all’assemblea permanente degli educatori e alle associazioni dei genitori tornano infatti “sul fantomatico bando per l’integrazione scolastica del Comune”. Il bando, giunto dopo le violentissime proteste per la paventata interruzione del servizio inzialmente prevista a luglio, è stato definito dalla Giunta “strumento di garanzia di continuità del servizio”, denunciano sindacati e associazioni. Ma “ad oggi non è ancora pubblicato”, osservano. Inoltre, dicono Cgil, Cisl e associazioni, “il testo che ci risulta predisposto dall’assessorato ai servizi sociali presenta forti criticità e fa sorgere parecchi dubbi sul futuro e sulla qualità del servizio”.

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