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Corrado, Zanetti, Piazza… sono in nove ad aver manifestato interesse all’acquisto della società crociata e ad aver già avuto accesso alla data room. Alcuni di loro hanno anche incontrato i curatori e i rappresentanti della squadra.
Nei giorni che hanno preceduto la mattinata di oggi sono stati definiti gli ultimi dettagli, tra limare il debito sportivo, portato a 17 milioni di euro più cinque di Irpef e sistemare le vicende burocratiche.
Ora tutto è nella o nelle, ammesso ce ne sia almeno una, buste che dovrenno essere consegnate nelle mani del notaio Almansi entro le 12 di oggi martedì 9 giugno.
Voci insistenti dicono che le offerte saranno almeno due: quella di Giuseppe Corrado, e quella della cordata capitanata da Mike Piazza. Probabilmente offerte con clausule, onde evitare sgradite sorprese da Figc, calciatori costretti alla riduzione del debito malgradita, o per vecchie pendenze.
Ma quali sono i possibili scenari?
NESSUNA OFFERTA – Se nessuno troverà affascinante l’idea di essere il nuovo presidente del Parma, se lo scoglio del debito sportivo verrà considerato troppo alto da superare, o altro… il Parma sarà con ogni probabilità condannato alla Serie D.
UN’OFFERTA – Se ci dovesse essere una sola offerta, pari o superiore alla base d’asta di 4.5 milioni di euro, chi ha portato quella busta si aggiudicherà il Parma Fc.
PIU’ OFFERTE – Se invece le buste saranno due o più, tutte con all’interno offerte pari o superiori alla base d’asta, allora si procederà ad una gara al rialzo mercoledì 10 giugno, ed il prezzo base sarà l’offerta più alta ricevuta il giorno prima. Appuntamento alle 18 in Tribunale, con base fissata sull’offerta più alta pervenuta.
Ma se la differenza tra le proposte superasse il 20 per cento, già domani l’assegnazione della società potrebbe andare all’offerente più generoso.
Ora non resta che incrociare le dita e aspettare…