Kale, colosso turco, dopo averla rilevata nel 2011 chiude definitivamente la Fincuoghi di Borgotaro. 122 persone senza lavoro, nella montagna che, come la città, boccheggia sempre di più: manca aria, quella che ti da il lavoro.
Nell’estate del 2011, dopo un periodo difficile per gli stabilimenti di Borgotaro e Bedonia, il colosso turco Kale aveva rilevato la Fincuochi, ex Edilcuoghi, rilevando i marchi «Edilgres», «Edilcuoghi» e gli altri legati alla vecchia gestione modenese.
A novembre, a trattativa terminata, i responsabili della «Kale» avevano garantito la piena continuità produttiva dell’impianto. Anzi, erano state introdotte nuove linee di produzione. Poi la batosta: prima lo stop ai lavori nello stabilimento di Bedonia, ora chiuso. E la notizia che quello di Borgotaro avrà lo stesso destino, e le lettere di licenziamento sono in partenza, scuote la valle.
Secco il commento dei sindacati: per Germano Giraud della Femca-Cisl di Parma “e’ una cosa vergognosa, soprattutto da parte di un’azienda straniera che è venuta a investire in Italia, utilizzando gli strumenti a disposizione. Ha acquisito i marchi italiani e con questi ora fugge dal nostro territorio, per continuare a produrre altrove”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Paolo Spagnoli, segretario confederale di zona della Cgil: “La multinazionale turca Kale, che è un colosso a livello internazionale, ha comunicato che farà partire a breve le lettere di licenziamento. E’ una mancanza d rispetto per i lavoratori e le istituzioni che hanno collaborato con l’azienda straniera per favorirne il radicamento”.
Concorde Giuseppe Rossi della Uil concorda con i colleghi: “Impatto sociale ed economico impressionante”.
Per una vallata sempre più uguale alla città, col lavoro che cala e i lavoratori che dovranno fuggire per non morire di fame.