Il M5S ha presentato mercoledì 3 marzo una mozione da discutersi nel prossimo Consiglio Comunale riguardo alla sua espressa contrarietà nei confronti dell’incenerimento dei rifiuti da fuori provincia.
In tale occasione ha dichiarato che il progetto del Paip era partito con delle esplicite limitazioni territoriali e quantitative in termini di tonnellate bruciabili; ora, continua il comunicato, questo piano è stato tradito e una società che non ha interesse nella comunità avrebbe ben poco diritto di definirsi ‘pubblica’, nonostante la maggioranza di controllo pubblico. Il M5S auspica quindi, in conclusione, l’aderenza dell’intera comunità e di ogni partito politico alla lotta intrapresa contro l’inceneritore.
Pubblichiamo il comunicato completo:
“Abbiamo presentato, in data odierna, una mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, relativa all’incenerimento dei rifiuti da fuori provincia.
Sin dall’inizio del suo mandato, infatti, questa amministrazione ha espresso chiaramente la propria contrarietà al progetto dell’inceneritore di Ugozzolo, già a quel momento completato per il 90%; contrarietà espressa sia con azioni legali che con pressioni sui vari Enti e sul gestore stesso affinché vi fosse un ripensamento da parte di tutti coloro che ne hanno sostenuto a spada tratta la necessità.
Dopo una serie di stop e ripartenze il Paip è stato avviato per gestire i rifiuti della provincia di Parma secondo un progetto che chiaramente ne esplicitava i vincoli geografici nell’ambito provinciale e la massima capacità di incenerimento in 130.000 tonnellate/anno .
Oggi con lo Sblocca Italia vengono completamente stravolte le regole del gioco con una prospettiva di incrementare del 50% la capacità di incenerimento (da 130.000 a 195.000 tonnellate/anno) ampliando anche il perimetro di conferimento dei rifiuti a tutta l’Italia.
Iren, a cui il Sindaco di Parma ha chiesto di mantenere gli impegni assunti sia a livello formale che informale dai suoi vari amministratori che si sono succeduti nel tempo, non ha minimamente tenuto conto delle richieste del territorio ed ha tirato dritto infischiandosene di una comunità a cui ogni giorno fornisce servizi di energia, acqua e rifiuti.
Riteniamo che questo modo di agire da parte di una multi-utility, che nasce dall’unione di più aziende municipalizzate e che tuttora prevede una maggioranza di controllo pubblico, sia di fatto una dimostrazione che Iren ormai di pubblico ha ben poco se anche su questioni così importanti si tradiscono gli impegni presi.
E’ necessario che questa battaglia non sia di un solo partito o di una sola maggioranza, ma che tutte le forze politiche del territorio, le associazioni, le imprese e i singoli cittadini facciano ogni pressione perché Iren faccia un passo indietro.
Ci auguriamo che anche chi ha sostenuto la necessità dell’impianto con una prospettiva completamente diversa da come si è evoluta ora sia concorde che questo modo di cambiare le carte in tavola non sia accettabile da parte dell’intera comunità.”
M5S Parma