Un’occasione persa, forse l’ultima per salvare Parma Fc. Anche l’ultima asta è andata deserta, e sui volti dei presenti è calato lo sconforto.
Via Repubblica illuminata dal sole e dalla speranza questa mattina sembrava particolarmente bella, con un capannello di curiosi che passando si sporgeva per capire cosa facessero mai i cronisti assiepati davanti ad un portone mentre i più informati transitavano sul marciapiede cinguettando un “è solo tato venduto?” pieno di speranza e poesia.
Il portone in questione, quello del Notaio Giulio Almansi, delegato a ricevere offerte d’acquisto vincolanti, che però non sono arrivate.
Ma la risposta giunta da dietro il portone purtroppo è “no, nulla di fatto”.
Troppo alto il debito, troppi i giocatori ancora indecisi sul da farsi, troppi i punti interrogativi.
Ora la palla ripassa al giudice fallimentare Dr. Pietro Rogato: starà a lui decidere se prolungare l’esercizio provvisorio, attendere offerte private o indire nuove aste. La scadenza impellente e certa è quella del 30 giugno, data ultima per l’iscrizione ai campionati professionistici.
Se B deve essere, i tempi sono olto stretti.
Ecco la nota dei curatori fallimentari:
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 12.00 di oggi 28 maggio 2015 nessuna offerta vincolante per l’acquisto è stata consegnata al notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato dott. Pietro Rogato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva dell’azienda sportiva del Parma FC.
Già nelle prossime ore i curatori si confronteranno con il Comitato dei Creditori e con il Giudice Delegato per le necessarie decisioni sul futuro dell’azienda sportiva e per l’eventuale prosecuzione dell’esercizio provvisorio”.