Spot Money: gli ex dirigenti di Stt Savi e Benecchi rinviati a giudizio. Il processo si terrà il 3 luglio, ma il pm ha cambiato l’accusa: da concussione a induzione indebita a dare e promettere utilità.
Gli ex dirigenti di Stt Ivano Savi e Stefania Benecchi sono stati rinviati a giudizio per induzione indebita a dare o promettere utilità nell’ambito dell’inchiesta Spot Money: l’accusa, presunti passaggi di denaro negli appalti Welfare Community Center, progetto della giunta Vignali da tempo tramontato.
I due ex dirigenti, Savi, allora direttore tecnico di Stt e la Benecchi responsabile amministrativo, nel 2010, secondo la procura, avrebbero ricevuto 50mila euro (e altri 60mila sarebbero dovuti arrivare a pratica chiusa) da due imprenditori per suggerire loro la cifra da inserire per aggiudicarsi il project financing della Fabbrica del Verde.
Il pm Paola Dal Monte ha riqualificato l’imputazione: da concorso in concussione, art.317 codice penale, all’ art. 319 quater. Introdotto nel 2012 con la riforma del codice penale, rappresenta un reato meno grave della concussione.
Per i due, arresati nel 2011 e rilasciati dopo 22 giorni di carcere (poi mutati in obbligo di firma per lei, domiciliari per lui) e in seguito rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame, il gup Paola Artusi ha disposto il rinvio a giudizio.