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Parma calcio, futuro all’aroma di caffè? Zanetti sulle tracce gialloblù?

Corsi e ricorsi, un interesse mai sopito e una circostanza curiosa. Oltre a un incontro, narrato ma non ufficializzato, martedì, coi favori della sera: sarà Massimo Zanetti il salvatore del Parma?

Zanetti è “il signor Segafredo”, un colosso del caffè. Il patron dell’azienda, ex presidente del Bologna e molto vicino a Luca Baraldi, uno che il Parma lo ha a cuore, è stato negli ultimi tempi a più riprese accostato al Parma e non ha mai nascosto l’interesse per un’eventuale acquisizione della società.

Proprio giovedì 28 maggio, per un gioco del destino un’ora dopo la chiusura dell’ultima asta per il club crociato, terminerà l’offerta pubblica per la collocazione di un pacchetto azionario della società del caffè in Borsa: dall’eventuale capitalizzazione sulla Borsa nelle casse del colosso del chicco potrebbero entrare tra i 400 e i 540 milioni di euro.

O meglio, l’offerta globale della Zanetti Beverage Group, riguarda complessivamente 11 milioni di azioni. Il prezzo, alla luce di un intervallo di 11,6 e 15,75 euro per azione, sarà fissato giovedì 28 maggio, giorno in cui si chiude l’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione. L’offerta è mista tramite aumento di capitale (6,3 milioni di azioni) e vendita di azioni (4,7 milioni) in mano alla famiglia Zanetti. Con una capitalizzazione, appunto, attesa tra i 400 e i 540 milioni di euro.

Una parte, saranno destinati a rientri ( Intesa San Paolo per l’acquisizione della Boncafè) e investimenti. E a un tesoretto per la crescita aziendale. Ma una particina potrebbe venire destinata all’acquisizione del club gialloblù, per cui Zanetti non ha mai negato l’interesse.

Baraldi, il 28 maggio, l’interesse mai negato, la passione per il calcio e la ricerca di un veicolo per la propria immagine nel calcio che conta basteranno a convincere Zanetti?

I più ottimisti narrano anche di un incontro martedì sera, con i favori delle tenebre, coi curatori, per avere un’idea esatta dei conti. Idea, che per essere concreta, attende ancora tanto lavoro di Anedda e Guiotto per la riduzione del debito sportivo, rincorsa contro il tempo e le resistenze di alcuni ex di lusso (Amauri e Cassano in primis).

Fantasia, leggenda, realtà? Il 28 non è così lontano, talmente vicino da far paura, con un acquirente talmente sognato da riuscire ormai a sperarlo.

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