Prima dell’amichevole in programma giovedì pomeriggio, Antonio Nocerino ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro direzionale Parma Fc di Collecchio.
Il centrocampista in prestito dal Milan, ha parlato della sua esperienza in crociato:
“Da dicembre a febbraio ho vissuto i giorni più brutti della mia vita, ho perso mamma e papà insieme nel giro di poco. Avevo bisogno oltre che dell’aspetto calcistico anche di un ambiente molto famigliare. Mi ero anche detto: in questi 6 mesi smetto, e invece fortunatamente non è stato così.
Forse l’aspetto negativo delle vicende societarie è stato il meno. Ho trovato gente eccezionale, un ambiente che mi ha fatto inserire velocemente. Ho detto che preferisco avere niente in senso economico e stare bene che avere tanto e stare male. Ebbene la situazione Parma mi ha aiutato a superare un momento davvero difficile.
Li ringrazio perche mi hanno accettato e mi hanno accolto. Parlo dei dipendenti, della gente che lavora qui e soprattutto del mister del suo staff e dei giocatori miei compagni. Alla mia famiglia il ringraziamento è ovvio, ma se non trovavo gente cosi forse non sarei arrivato al 31 maggio così”.
Ora come vede Nocerino il suo futuro? Resterebbe anche in B?
“La situazione è complessa. Io ho un altro anno di contratto con il Milan, sono orgoglioso e ambizioso. Il Milan è casa mia, insieme al Palermo è la squadra che umanamente mi ha dato di piu, mi sento incompiuto parlando di Milan. Ho ancora voglia di essere protagonista.
Se ho dato tanto a Parma in un contesto societario così, in una situazione tranquilla a livello societario potrei dare ancora molto. Ma bisogna essere in due a deciderlo, non voglio essere un peso.
Per il Parma, prima di parlare di categorie, spero innanzitutto che qualcuno possa interessato ad un club che con tutte le persone che ci lavorano è un gioiello. Spero ci sia una persona seria, che possa portare una ventata positiva a queste persone. Questa gente dà il massimo e merita il massimo, serve una persona seria per il bene di tutti. Il resto viene dopo. Noi abbiamo fatto il massimo. Ci siamo tolti anche i capelli – sorride – . Di più non possiamo fare per rendere appetibile questo club. Anche voi sapete cosa stiamo facendo. Serve una persona che dia una continuità sana che abbia amore per tutto questo”.
Tornando al finale di Parma-Napoli:
“Io ero distante, non volevo sapere, come ho già avuto occasione di dire anche proprio a fine partita, non volevo oscurare quanto di bello avevamo fatto in campo. Quel che sono le cose che accadono in campo per me finisce lì, sul campo appunto. Abbiamo già tante situazioni complesse a cui pensare. Vogliamo solo concentrarci sulle partite che ci restano, divertirci, metterci in mostra e fare il massimo”.
Dopo qualche partita a testa alta, ne è arrivata però anche qualcuna a testa bassa, come si spiega?
“Due partite brutte è vero ci sono state, ma anche la nostra rosa in questo momento non è esattamente quella per sostenere tanti impegni cosi ravvicinati. Mentalmente facciamo il triplo della fatica, parliamo sempre di cose extra campo, di debito sportivo, e comunque sono state più le belle che quelle brutte. Ci possono stare due gare brutte su tutto un girone di ritorno …”
Come affrontare ora la Fiorentina, che è forse l’ultima gara di cartello che rimane?
“La Fiorentina per noi è “di cartello” come Verona e Sampdoria. Affrontiamo tutte queste partite nello stesso modo, al di là, dell’avversario. Veniamo qui con tanta voglia e passione, per noi sono tutte importanti. C’e’ tanta professionalità da parte di tutti, ci vedete e sono onorato di aver fatto parte in questo gruppo fatto di ragazzi eccezionali”.