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Buzzi contro Borghi volume due: “Non faccia volontariato coi soldi degli altri”

“Oltre che dell’università continuerò a occuparmi anche dei senzatetto e dei profughi, perché il compito dell’università è prima di tutto quello di formare dei cittadini. E poi degli ingegneri, dei medici, degli architetti, eccetera…”.

Con queste parole il rettore dell’ateneo Loris Borghi – aprendo la lezione di Luca Barilla agli studenti di ingegneria meccanica dell’industria alimentare , mercoledì mattina al Campus – aveva risposto agli attacchi ricevuti dopo la decisione di accogliere nella residenza universitaria Sant’Ilario di borgo Bosazza una decina di famiglie senza tetto che l’avevano occupata lo scorso 25 aprile.

Paolo Buzzi (FI), che già in consiglio comunale aveva espresso il proprio dissenso per la decisione del rettore, non tarda a replicare nuovamente con una nota stampa.

Eccola:

“Leggo con rinnovato stupore come il Prof Borghi insista nel difendere la sua infausta scelta di accogliere occupanti abusivi in strutture pubbliche, sostenendo addirittura, quasi in preda ad una sindrome di onnipotenza, che sarebbe compito dell’Università formare prima di tutto “cittadini”.
Mi permetto di dissentire dalla affermazione rettorale e rimarcare invece che i “cittadini”, intesi come persone dotate di senso civico e spirito di comunità, DEVONO essere formati ben prima di affrontare studi universitari, bensì in quella che comunemente viene definita “scuola dell’obbligo”, dove schiere di insegnanti si susseguono per insegnare a vivere in modo civile e solidale ai giovani  nei vari livelli di apprendimento. E quando una persona decide di affrontare studi accademici, deve già possedere quel senso civico che consente di vivere in una società complessa come la nostra.
Se aspettiamo che sia l’università a formare “cittadini” , abbiamo già perso! Se poi, una autorità istituzionale come il Rettore pensa di formare “cittadini” dando l’esempio di avallare una illegalità, come lui ha fatto,  Dio ce ne scampi e liberi!! Quindi, ennesima sollecitazione: lasci perdere il Magnifico di coinvolgere l’Università nelle sue improbabili crociate samaritane, se vuole essere credibile faccia il benefattore dei senzatetto affrontando di tasca propria le spese di assistenza e non con le strutture e risorse pubbliche. Siamo tutti dei fenomeni se facciamo beneficenza coi soldi degli altri!

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