Si fa teso il rapporto tra i sindacati e la Tep.
Lo scontro è col presidente della partecipata Mirko Rubini, i sindacati lo accusano di “atteggiamento antisindacale”, il secondo replica che le sigle “vogliono sentirsi dire solo si”.
La criticità della situazione è accentuata dalla gara per l’affidamento del servizio di trasporto locale e dal vicino rinnovo del consiglio d’amministrazione. I sindacati non lo dichiarano esplicitamente, ma una dichiarazione come “Chiediamo con forza che Comune e Provincia tengano conto di questa situazione e di queste valutazioni quando dovranno rinnovare il Cda di Tep e di Smtp” lascia poco spazio alla fantasia: il desiderio è che Rubini ceda la poltrona.
Quest’anno l’azienda di trasporti ha chiuso il bilancio in positivo “grazie alla rinegoziazione degli accordi di secondo livello, al costo inferiore del gasolio e alle entrate straordinarie” (puntualizzano i sindacati), ma quello che vorrebbero è “un presidente più propenso al dialogo”.