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Consiglio Comunale: la Racagni non sarà pronta nemmeno a settembre. Il Bilancio approvato col solo voto della Maggioranza

Non c’è pace per la Racagni. La scuola, che secondo il programma del Comune doveva essere pronta in 300 giorni (oramai quasi secoli fa) non sarà agibile nemmeno a settembre. 

Ma lo scaricabarile del Comune continua:  “Il ritardo è dovuto alle difficoltà finanziarie dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto. Attualmente i lavori sono fermi perché si deve completare l’affitto di ramo d’azienda dell’aggiudicataria a un’altra società”. Figuriamoci se non era colpa di qualcun’altro.

Anche il bando, è stato affidato con tutti i crismi precisa  il delegato all’urbanistica Alinovi: “Non c’è stato nessun affidamento al ribasso, a luglio scatteranno le penali. Quando saremo pronti? Temo nemmeno a settembre, sarò più preciso quando saranno terminate le assegnazioni dei subappalti”.

Roberto Ghiretti, autore dell’interrogazione, non ci sta: “L’impresa ha toppato ma il progetto è inadeguato. Questa non è la sola scuola con dei disagi, si pensi alla Scuola europea e all’Anna Frank. Il problema diventa didattico e scolastico, servono soluzioni”.

Dopo la discussione, lasciano lo spazio per il pubblico alcuni genitori e la dirigente scolastica Lucia Ruvidi. I genitori incontrano, fuori dall’aula, i capigruppo Nicola Dall’Olio (Pd) e Maria Teresa Guarnieri (Altra Politica), chiedendo attenzione per la vicenda e una sistemazione migliore per i bambini, ora sbatacchiati fra tre scuole. La minoranza promette la convocazione di una commissione ad hoc.

E una commissione ad hoc Dall’Olio la vorrebbe anche per l’annosa questione della Cassa d’Espansione sul Baganza. Secondo il capogruppo Pd, la Cassa costerà 55 milioni, molto più del preventivato, e non sarà pronta prima del 2023.

BILANCIO – L’esposizione del bilancio consuntivo 2014 tocca al delegato al bilancio Marco Ferretti, che ribadisce (ormai lo sappiamo a memoria) che per chiudere il previsionale 2015 mancano 20 milioni di euro di “eurini” statali: “Non abbiamo certezze perché ogni giorno cambiano le carte in tavola, speriamo arrivino in fretta almeno 11 dei 20 milioni previsti”. Ferretti aggiunge che  “la gestione 2014 è stata caratterizzata da realismo e concretezza” ma Pellacini, dopo una breve polemica di Buzzi per l’assenza di quasi l’interezza della Giunta al momento della discussione, incalza: ” è stato un disastro amministrativo. Tasse ai massimi, città sporca, servizi educativi tagliati, opere pubbliche ferme e la colpa sempre scaricata su altri non è mai vostra. La città è immobile, gli unici progetti portati avanti sono quelli iniziati prima del vostro insediamento”. Dello stesso parere Dall’Olio, che ribadisce quanto sostenuto in conferenza stampa la settimana scorsa: “Giunta immobile che non spende nemmeno quanto incassa con le tasse”.

Della stesso opinione, Paolo Buzzi e Maria Teresa Guarnieri, anche se quest’ultima pare più moderata: “Con le tasse al massimo e le spese così controllate, si crea attivo. Ma non è il modo giusto di amministrare per il bene dei cittadini, lo dimostrano i tagli”. Secco l’esponente di Forza Italia: “Invece di piangere sui tagli dovreste combattere l’evasione fiscale”.11182074_858294457577372_2047990520039654146_n-282x300                                                                                                     Anche Ghiretti è molto critico, come la stragrande maggioranza della minoranza. La discussione dura un paio d’ore (vi risparmiamo i contenuti, perché sarebbe il copia-incolla sbiadito di quanto sopra), al termine delle quali il consigliere di Parma Unita annuncia che boccerà il bilancio (come previsto, e sempre come previsto l’intera minoranza lo segue) Pizzarotti su Facebook posta la foto sopra.

Alle 21 scoccate, dopo un paio d’interventi ancora della Guarnieri, che spiega come il bilancio fosse già stato risanato dal commissario Ciclosi, e di alcuni consiglieri di minoranza che annunciano il loro voto negativo al bilancio consuntivo 2014, tacciando l’attuale amministrazione di immobilismo,  risponde Marco Bosi, capogruppo 5Stelle: “A Milano Pisapia ha un milione di avanzo, e nessuno gli da del pazzo. Due anni fa in questa sede si parlava di procedure di predissesto, quindi dire che Ciclosi aveva risanato tutto è ingiusto nei confronti del nostro operato”.

Si vota, e come, anche questo, ampiamente previsto. il bilancio viene approvato col solo voto favorevole della maggioranza. Comodo vero avere la maggioranza in Consiglio, signor Sindaco?

 

 

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