“Bene proseguire con l’esperienza di Parmainfanzia, ma attenzione ai nuovi indirizzi strategici ed all’ inutile demagogia”. E’ il messaggio forte e chiaro che manda Giampaolo Lavagetto, ex assessore ai servizi per l’Infanzia del Comune di Parma, l’indomani l’importante commissione consiliare che ha sancito la salvezza di Parmainfanzia stessa.
“Prendo atto con piacere che anche questa Amministrazione comunale ha saputo cogliere l importanza strategica nel proseguire l esperienza di un sistema integrato pubblico e privato nei servizi per l infanzia attraverso quello strumento innovativo che si è rilevato essere Parmainfanzia” – recita la nota dell’ex assessore.
“Mi preme però evidenziare due aspetti importanti che si stanno inserendo oggi rispetto a quanto da noi fatto oltre 10 anni fa. Innanzitutto, con Parmainfanzia all epoca riportammo l’Amministrazine comunale nell’ambito della gestione di servizi che prima di allora erano stati esternalizzati con bando di gara; se si vuole la si può considerare in un certo senso una sorta di re-internalizzazione del servizi. Ora si prevede che alla società possano essere affidati servizi oggi a gestione diretta del Comune; una una ipotesi dettata dalle nuove condizioni di difficoltà economica e gestionale che può anche essere possibile, ma se non preceduta da un profondo e serio confronto con la città’ rischia di non venire metabolizzata dal tessuto sociale locale.
Per quanto concerne il passaggio delle quote di capitale del Comune di Parma dal 49% attuale al 51%, non vedo motivazioni se non di tipo ideologico populistico. Infatti, più che il peso di quote, sono i patti parasociali previsti e il polso dell amministrazione locale a fare la differenza. Ciò che oggi veramente serve e, la capacità del locale amministratore di produrre una visione strategica capace di tutelare, promuovere e valorizzare il modello educativo di Parma, da tutti ormai considerato vero patrimonio della città'”.