Giornata intensa quella mercoledì per il Parma Fc: in mattinata il fallimento di Eventi Sportivi e l’inizio della battaglia per riavere il Centro Sportivo di Collecchio, poi la notizia che un eventuale acquirente avrà a disposizione l’intero “paracadute retrocesse” .
Ma non solo, perchè in mattinata il dott. Angelo Anedda ed il dott. Alberto Guiotto, affiancati dal coadiutore Demetrio Albertini, hanno incontrato i vertici dell’AIC – Associazione Italiana Calciatori, rappresentata dal Presidente Damiano Tommasi, il Vice Presidente Umberto Calcagno e il Direttore Generale, Gianni Grazioli. Presenti anche i legali di entrambe le parti.
All’ordine del giorno, la limitazione dei compensi dei tesserati nell’ambito dell’esercizio provvisorio – per fare in modo che i costi non superino i proventi del periodo – e la riduzione del debito sportivo pregresso.
L’incontro si è svolto all’insegna della massima collaborazione e dell’impegno comune al fine di verificare le condizioni per la prosecuzione del campionato e valorizzare l’azienda sportiva per consentirne la futura vendita, nell’interesse dei creditori e dei tesserati del Parma FC.
Nel pomeriggio il Presidente Tommasi e il Vice Presidente Calcagno hanno incontrato i giocatori a Collecchio, dopo l’allenamento pomeridiano, per esporre le prospettive dell’esercizio provvisorio e raccogliere la disponibilità dei tesserati ad una volontaria riduzione dei crediti vantati da ciascuno.
Disponibilità che l’Aic ha ampiamente raccolto: i giocatori di Parma Fc presenti a Collecchio si sono dichiarati disponibili ad una riduzione di almeno il 50% del debito.
“Abbiamo garantito la copertura al 100% dei dipendenti – spiega capitan Alessandro Lucarelli – quello che rimane lo prendiamo noi. Se dovessero entrare altri sponsor prenderemo di più se no prenderemo quello che c’è. L’interesse nostro era quello che i dipendenti fossero tutelati al 100%”
Poi, continua Lucarelli, “abbiamo iniziato a parlare del debito sportivo, facendo passi in avanti. C’è piena disponibilità della squadra a ridurlo, il problema poi è ora andare a prendere tutti quelli che non sono qui, e che l’Aic inizierà da domani mattina a contattare per vedere quanta voglia loro hanno di rinunciare al loro credito. E’ una situazione complessa”.
Sulla percentuale di crediti a cui rinunciare il capitano prova a glissare: “Non mi piace parlare di percentuali, sicuramente è alta, poi bisogna vedere gli altri fuori se accetteranno o meno, perché a quel punto se non dovessero accettare, noi saremmo costretti ad abbassare ancora il nostro credito. Il sacrificio da parte della squadra è enorme, speriamo che anche quelli da fuori ci vengano dietro”.