Messi in discussione. Sul piano professionale, umano, dellutilità e delle competenze. Rami da tagliare come fossero secchi invece che risorse al servizio dei loro “piccoli clienti”: i bambini degli asili.
Così si sentono gli educatori di Parmainfanzia, costantemente bistrattati e a rischio tagli. Ma ora scendono in campo, e si difendono con una lettera aperta. Dove ne hanno per tutti, o quasi.
Anche per Laura Rossi, mai nominata ma destinataria della lettera per il suo continuo ricorso ai tagli, quello stesso assessore al Welfare che ha assegnato alla loro casa madre, la Proges, la stragrande maggioranza degli appalti pubblici.
“Siamo un gruppo di educatori, insegnanti ed operatrici che lavora nei servizi di Parmainfanzia, che ha visto nascere e crescere questa società e che ogni giorno mette in campo la propria esperienza e professionalità per accogliere, portare avanti progetti e accompagnare i percorsi di crescita dei bambini e delle loro famiglie.
Abbiamo apprezzato molto le dichiarazioni pubbliche di tutti i partiti di maggioranza e di minoranza e dei sindacati che hanno rimarcato “senza se e senza ma” la qualità del nostro lavoro e la nostra professionalità. Delle loro parole li ringraziamo di cuore.
Purtroppo ci sono altre persone che hanno dubitato della qualità e della professionalità del nostro lavoro, senza conoscerlo e senza ovviamente mai fornire alcun argomento in merito. Anzi dicendo cose che sono palesemente sbagliate. Sentire parlare dei servizi che sono gestiti da Parmainfanzia oggi come fossero asili a gestione privata ci amareggia e non è veritiero.
Il servizio offerto da Parmainfanzia è un servizio pubblico a tutti gli effetti e la supervisione del Comune garantisce parametri e indicatori di qualità. La società agisce in stretta collaborazione con il Comune che determina gli aspetti essenziali del servizio, dalle graduatorie alle rette, dai parametri ai controlli di qualità. Amareggia perfino doverle ricordare noi queste cose, ma evidentemente è necessario: noi tutti siamo in possesso di titoli di studio adeguati alla mansione che svolgiamo, costantemente aggiornati attraverso una formazione di 120 ore all’anno, non certo inferiore a quella delle educatrici comunali, incontri supervisionati dai coordinatori pedagogici, tempo dedicato alla progettazione e al confronto costante tra colleghi e con le famiglie.
Ogni anno abbiamo partecipato a corsi di formazione progettati dal Coordinamento Pedagogico di Parmainfanzia tenuti da docenti universitari ed esperti in pedagogia, psicologia, documentazione, ecc … In questi abbiamo precorso i tempi iniziando a progettare un modello all’avanguardia lavorando con un coordinatore pedagogico unico di plesso 0/6, dando armonia e fluidità ai processi dei nostri servizi nido-scuola dell’infanzia e che ci vedono accompagnare i bambini e le famiglie per 5 anni nel loro percorso di crescita: in Parmainfanzia la continuità educativa 0-6 è una realtà consolidata.
Detto questo, vorremmo anche sottolineare come questo nostro modello abbia preservato e continuamente avvalorato la storia dei servizi all’infanzia della nostra città, ritenuta un’eccellenza a livello nazionale: modello che, come da molti riconosciuto, ha superato vecchie diatribe della contrapposizione pubblico e privato. Noi ci sentiamo parte di questa storia e di questo percorso di crescita e continuiamo a mettere a disposizione della collettività la nostra professionalità che in 10 anni ha avuto costanti riscontri in questo senso: pensiamo ai questionari sul gradimento dei servizi da parte delle famiglie, che hanno sempre avuto esiti assolutamente positivi.
Pensiamo però, che più di tutto parlino per noi le parole delle numerose famiglie che abbiamo avuto l’occasione di avvicinare in questi anni, la loro grande fiducia e soddisfazione nell’affidarci i loro figli. Difendiamo la professionalità di chi lavora nei servizi di Parmainfanzia e crediamo nel modello che la cooperativa ha costruito in questi anni che ci vede partecipi delle scelte educative e organizzative dei diversi servizi che gestiamo, dove la flessibilità e il lavoro in gruppo sono alla base del pensiero educativo e dello stile organizzativo.
In conclusione, ben venga il dibattito in merito ai servizi, ma che sia equilibrato e coerente con quello che è stato il percorso di questi anni perché, ad oggi, non ci sembra corretto che ogni qualvolta ci sono questioni su scelte dell’Amministrazione veniamo strumentalizzati e tirati in causa come fossimo educatori di serie B senza arte né parte. Crediamo nei servizi educativi, al superamento di preconcetti, per privilegiare un’ottica integrata di percorso educativo a sostegno delle famiglie e dei bambini, che si arricchisce con esperienze e stili relazionali diversi, basati sul confronto vero e trasparente.
E sul rispetto del lavoro degli altri”.
Aladino: Sara Lamanna Jessica Giuberti , Zena Safi, Emanuela Sicuri, Alessandra Moretti, Elisa Rosati, Aminata Diabagnate, Rosanna Cacciatore, Elisabetta Abelli, Monica Ravazzoni, Sara Bersellini, Gorreri Antonella, Claudia De Rosa, Maria Florencia Sarriguren, Caterina Reverberi, Grazia Maria Saccani, Alberta Lopez Losi, Martina Ceci, Mosti Lara, Santa Dimitri, Alessandra Boscoli. Scoiattolo: Azzali Paola, Stefanini Erika, Vicari Sabrina, Formica Michela, Righetto Sara, Pavani Francesca, Pasini Fusi Alessandra, Anastasi Antonio, Cestrone Roberta, Toscani Marilena, Zizza Giada, Loredana Rodolfi, Pellinghelli Melissa, Branda Francesca, Fantuzzi Katia Girasoli: Ghidini Monica, Genna Chiara, Adorni Antonella, Prestigiovanni Iana, Bruno Nunzia, Citroni M.Cristina, Migliari Angela, Francesca Gulletta, Giara Stefania, Bigliardi Michela, Diolosa Agata, Ghillani Cristina, Gatti Silvia, Galli Diletta,Giganti Rossella, Dall’Asta Chiara,Fisso Paola, M’boua Francine, Pippia Elena, Cornini Olivia, Dominique Zilocchi, Gennari Emanuela. Quadrifoglio: Alessandra Salvarani, Chiara Basta, Sarah Fornaciari, Laura Bresciani, Elena Galli, Chiara Contrafatto, Glenda Ruiz, Francesca Scanzaroli, Caterina Curto, Filomena Salimbene, Emanuela Gaiani, Cecilia Rabaglia, Anna Sara Oppido, Concetta Aprea, Maria Lenea, Teresa Cosentino, Ambra Bazzinotti, Rosa De Meo, Marzia Tanzi, Maurizia Fusi, Hajji Saida, Ana Maria Grigoras, Antonella Circhirillo, SimonaFornari, Maurizia Fusi, Irid AbdelJalil, Maddalena Alcide. Arcobaleno: Federica Ghirardi, Serena Bertè, Chiara Zoni, Cisella Piazza, Francesca Cantadori, Silvia Garlassi, Aliona Slobodeniuk, Francesca Doddi, Emanuela Mamaini, Elisa Bricoli, Luciana Montanini, Viviana Romano, Carmela Cardinale, Manuela Lucchi.