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Pellacini: Pizzarotti, gli asili non sono rifiuti

“Gli asili non sono rifiuti”.

Questo, in sintesi, il pesantissimo attacco che Pellacini (Udc) rivolge a Pizzarotti.

Ecco le sue parole:

“Pizzarotti butta dalla torre bambini e disabili per chiudere l’inceneritore, sperperando un sacco di soldi e senza migliorare il servizio. La Commissione Ambiente di ieri ha avuto questo epilogo. Il piano dell’amministrazione 5 Stelle è vendere le azioni Iren e finanziare una società pubblico-privato, capitalizzando immediatamente e iniziando l’attività nella migliore delle ipotesi fra due anni tenendo immobilizzata una montagna di denaro. Basterà un mini-taglio di Governo per mandare il Comune in default.

Tra il dire e il fare ci sono in mezzo mille mari. Intanto la maggior parte dei Comuni della provincia (non solo i sindaci, serve la maggioranza di Consiglio) dovrà abbracciare il progetto. Poi si dovrà sperare che non cambi nessuna legge in materia di gestione pubblica, bilanci, tagli di Governo in quei due-tre anni. Certo, perché oltre ai tempi tecnici (24 mesi circa) basterà che qualche Comune o qualche partecipante al bando faccia ricorso al Tar per bloccare la procedura.

Sul fronte soldi il Comune perde tre volte. La prima perché non avrà più la rendita delle azioni Iren, ci perde nella vendita (l’acquisto a 1,59 contro un prezzo di vendita a 1,30, il prezzo lo fa la Borsa) e perché non tutti gli impianti Iren sono stati ammortizzati, a pagare sarà il Comune anche in questo caso. Pizzarotti riesce in una nuova giravolta: “mai più partecipate” e di fatto ne apre una nuova.

Alla fine dei conti i cittadini di Parma avranno il 30% della nuova società per la raccolta e trattamento rifiuti, significa non comandare per nulla se non si possiede almeno il 51%. L’assessore si sbraccia dicendo che ci saranno più controlli, ma quali? La procedura è fissata da leggi nazionali sotto il controllo della Regione. Si potrà forse incrementare ulteriormente la raccolta differenziata ma non per questo si ha il controllo della società.

Il cuore della vicenda sembra essere questo, affamare l’inceneritore per spegnerlo. Il leit motif dei 5 Stelle, giusto perché Pizzarotti possa passare da vincitore a livello nazionale sulla pelle dei parmigiani. Non che questo abbassi le tariffe rifiuti, ovviamente, non migliora nemmeno i servizi. O punterà forse a gestire i subappalti? Ma Beppe Grillo quando parlava di ecomafia? Ne parlava nel suo spettacolo giusto a Parma.

Giusto per fare il conto della serva: servono 15,76 milioni per rilevare gli impianti Iren, il denaro per la società e i vari passaggi, totale 20 milioni di euro. Non saranno forse quelli dei tagli della Legge di Stabilità? Di quel l’impatto di cui non si sa ancora nulla (ad aprile) e nulla è stato calcolato. Non sono nemmeno i 20 milioni che mancano per educatori di sostegno dei disabili e asili perché secondo la riforma Buona Scuola in votazione al Senato è previsto che gli asili verranno presi in gestione dallo Stato al 50%, la parte rimanente sarà a carico delle Regioni e degli enti locali.
Tanto rumore per nulla? Forse no, perché appena passa la riforma serviranno giusto 20 milioni di euro”.

Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio comunale – Unione di Centro

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