In attesa che venga finanziata e realizzata la cassa di espansione, le istituzioni preposte sono impegnate per mettere in atto le opere di mitigazione idraulica utili a diminuire i rischi in caso di nuove piene del torrente Baganza, finanziate dallo Stato nell’ambito degli interventi urgenti di protezione civile e realizzati a cura dell’Assessorato Regionale alla Protezione Civile e Difesa del Territorio tramite Servizio Tecnico di Bacino.
L’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi ha convocato, insieme ai tecnici del Comune, i rappresentanti di Servizio Tecnico di Bacino ed AIPO, per concordare e condividere modalità e tempi dell’intervento. Lo stesso Servizio Tecnico di Bacino provvederà nel mese di maggio ad appaltare lavori di difesa idraulica nel tratto urbano del torrente, per un importo complessivo di 2.400.000 euro, da realizzare entro un anno dalla consegna del cantiere.
L’ipotesi progettuale degli interventi a valle della tangenziale sud è imperniata sulla riapertura integrale delle arcate sotto il ponte dei Carrettieri, in esito ad uno studio finanziato nell’ambito degli interventi straordinari seguiti all’alluvione.
Il progetto prevede la rimozione di una imponente quantità di materiali ed opere strutturali di difesa spondale, volte a consentire una portata d’acqua in transito di circa 600 metri cubi al secondo, con un miglioramento della capacità di deflusso delle acque di circa il 30% in più rispetto alla situazione attuale.
Sono inoltre previsti rialzi e consolidamenti degli argini esistenti, comprendendo in alcuni casi anche l’arretramento degli stessi, realizzando aree golenali capaci di ridare spazio all’alveo del torrente.
La creazione di nuovi tratti di arginature favorirà la percorribilità ciclabile e cicloturistica lungo le rive, sia sul lato destro che sul lato sinistro del torrente. L’operazione restituirà maggiore sicurezza alla città, mettendola, almeno in una certa misura, al riparo dai rischi derivati dalle piene del torrente Baganza.
Il progetto di difesa idraulica tiene inoltre conto delle prescrizioni di indirizzo tecnico contenute nel concorso di idee per la ricostruzione del Ponte Navetta, per il quale il Ministero delle Infrastrutture, grazie al determinante intervento della Regione Emilia Romagna, in accordo con il Comune di Parma, ha stanziato 1.400.000 euro, destinati a chiudere una delle ferite anche simboliche più gravi ereditate dall’esondazione del 13 ottobre scorso.