FP CGIL, CISL FP e UIL PA sono state invitate per domani, venerdì 27 marzo, dal Sindaco di Parma per discutere della paventata chiusura del TAR di PARMA.
In occasione di quell’incontro le stesse organizzazioni sindacali di categoria promuovono una assemblea pubblica sotto i portici del grano per discutere coi lavoratori delle conseguenze che deriveranno da quella chiusura.
Il DPCM che sancirà la chiusura di questo Tribunale sarà approvato nei prossimi giorni. Sindacati e lavoratori ritengono inutile ed anti economica la chiusura annunciata di una macchina della giustizia che, fra le poche in Italia, funziona. La sezione distaccata di cui trattasi consta di sette unità, oltre ai magistrati che operano in quella realtà, il cui collegio giudicante è composto da tre unità.
I dati della sezione di Parma sono significativi e così riassumibili, comunica il sindacato in una nota: “i ricorsi giacenti al 31 dicembre 2014 sono n.971; i ricorsi pervenuti nell’anno 2014 sono n.378; le sospensive pubblicate nell’anno 2014 sono n.116; i decreti cautelari depositati nell’anno 2014 sono n.27; le decisioni (sentenze) pubblicate nell’anno 2014 sono n.549.
Per quanto concerne invece i tempi della giustizia amministrativa si evidenzia che i TAR, dalla presentazione del ricorso alla sentenza, impiegano, a livello nazionale, mediamente 234 giorni, mentre a Parma il tempo medio è pari a tre mesi e mezzo, poco più di 100 giorni. Altresì giova segnalare che la somma percepita tramite il versamento del contributo unificato da parte dei ricorrenti, per l’anno 2014, è di € 323.000,70, mentre per quanto riguarda la spesa economica per l’anno finanziario 2015 di quella sede, la somma assegnata è pari ad € 216.051,44.
Si precisa che la spesa (€ 216.051,44) è comprensiva di tutti i canoni di locazione, canoni telefonici, gas, luce, servizi manutentivi, igiene e pulizia e acquisti beni di consumo. Per quanto riguarda la locazione del Tribunale Amministrativo Regionale di Parma, i canoni attuali sono i seguenti: locazione uffici euro 92.274,60; locazione archivi euro 5.750,96.
Giova evidenziare che nel bilancio complessivo ci sono spese che comunque si andrebbero a sommare a quella della sede di Bologna, come il materiale informatico, cancelleria, spese di giustizia a carico dell’erario, sicurezza, prevenzione e formazione per un totale di € 28.448,64. Si segnala, inoltre, che la sede di Bologna è alla ricerca di nuovi spazi demaniali, e che tale ricerca si dovrà concludere entro la fine dell’anno 2016, data in cui dovrebbe traslocare.
Pertanto si ritiene non utile lo spostamento della sezione di Parma a Bologna in senso assoluto ed a maggior ragione prima ancora della nuova sede definitiva, a cui si dovranno aggiungere: spese di trasloco e stoccaggio mobili presso magazzini di Bologna per un costo annuale di € 76.000,00. In più, la maggior parte del mobilio non sarebbe riutilizzabile visto che è stato costruito per gli spazi parmensi. Inoltre gli archivi nella sede di Bologna non sarebbero sufficienti e si renderebbe necessario attivare la Convenzione Consip per archivi esterni per un costo annuale di circa 28.000,00 €. A ciò va aggiunta la spesa per l’adeguamento dei locali di Bologna per collocare il personale di Parma, spesa calcolata in almeno 30.000,00 euro.
La Sezione distaccata del TAR di PARMA ha, altresì, già ridotto gli spazi operativi nell’anno 2015 di mq 130 e di 80 mq gli spazi funzionali (archivi) con una riduzione della spesa di euro 26.439,64. Chiudere una sezione così efficiente significherebbe per questo territorio, già segnato da inchieste importanti, un arretramento del perimetro pubblico, un indebolimento di un importante presidio di legalità e l’annullamento del potere dissuasivo che esso esercita. Infine si comunica che la Sezione di Parma è in grado anche di ampliare il proprio carico di lavoro, estendendo la competenza al contenzioso della Provincia di Modena (provincia e comuni), al fine di alleggerire così il carico di Bologna. Alla luce di quanto sopra le scriventi, unitamente ai lavoratori di quella sezione, ritengono immotivata la soppressione del Tribunale nel territorio parmense, nonchè antieconomica.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche, amministrative, imprenditoriale della città ed ai cittadini affinchè questo istituto, efficiente, continui ad essere presidio di legalità”.