Nel corso del Consiglio comunale di oggi è stata presentata una mozione con cui, fondamentalmente, si chiede al Sindaco di relazionare sull’attuale situazione dello scalo parmigiano. Il documento in cui si chiede l’intervento già nel prossimo Consiglio è stato proposto dai Consiglieri Guarnieri, Cattabiani e Pellacini e sottoscritto dai Consiglieri Dall’Oglio – in rappresentanza del Pd – Ghiretti e Manno.
Si chiede in sostanza che fine abbiano fatto le varie proposte. Fra queste la possibilità di ingresso in Sogeap dei cinesi della Izp di cui si sono occupati sia il governo italiano che britannico, con una commessa per il solo mercato del Regno Unito da 40 miliardi di dollari all’anno.
Oltre alla “colletta” fra i Comuni vi è la joint-venture con Reggio Emilia e la possibilità di accensione di un mutuo decennale tramite cui dare nuova linfa allo scalo, tutte proposte del Sindaco stesso di cui non sono mai stati forniti dettagli. Pizzarotti a ottobre scorso diceva di avere in serbo un investitore interessato a rilevare le quote di maggioranza di cui non si è mai fatto il nome, per scaramanzia forse.
A questo punto, quando mancano 60 giorni alla possibile chiusura dell’aeroporto Giuseppe Verdi, occorre che il Comune faccia chiarezza su quanto sta avvenendo in sede istituzionale. E’ stato infatti annunciato un incontro in Regione fissato per il 30 marzo prossimo ma non è ancora possibile sapere quali sono le intenzioni dell’Amministrazione e le soluzioni che intende proporre.
Pizzarotti ha tenuto a precisare che “Izp è uscita di scena”, ha detto seccamente in Consiglio, senza però specificare quali ulteriori spazi di manovra ci possono essere e senza fornire ulteriori dettagli sulle modalità.
L’Assessore al Bilancio Ferretti ha invece sottolineato come lo scalo parmigiano sia in rosso da anni, lasciando presagire che non vi sarà alcun aiuto da parte del Comune se non i 25mila euro circa promessi per un piano di pubblicità su giornali alla ricerca di un investitore dall’estero.
Il Sindaco ha poi affermato che l’aeroporto è di capitale privato al 70%, gli investitori pubblici non possono partecipare – secondo l’avviso dell’Amministrazione – a ripianare debiti o per aumenti di capitale.
Queste poche frasi aprono uno scenario controverso: come mai allora è stato chiesto a tutti i comuni di contribuire allo scalo parmigiano? Come mai per il Parma FC, società al 100% privata, il Sindaco si è speso così tanto anche in ambito nazionale?
In risposta alla richiesta di audizione il Sindaco ha dichiarato seccamente che non intende partecipare alla discussione della mozione – per suo mandato è invece tenuto a rispondere delle trattative istituzionali in corso – rimandando il tema a una Commissione consigliare dichiarando inutile la sua presenza.
La mozione chiede quindi conto di tutte le iniziative intraprese, anche in vista di Expo 2015, e quali si possono ancora intraprendere perché la città non perda lo scalo aeroportuale che giusto pochi giorni fa ha avuto il rinnovo della concessione governativa dello spazio aereo per vent’anni.