Il riposo del venerdì, il ritiro a Reggio “regalato” da uno sponsor, ma anche il carattere e la voglia di rivalsa. Con una frecciatina a Giuli “credo non abbia pagato nemmeno lui” e un ultima chance a Manenti. Questi i contenuti della conferenza pregara e prepartenza di Donadoni.
“Il riposo del venerdì? Non è la prima volta. In questa situazione tutti notano queste cose, mentre quand’è successo l’anno scorso o due anni fa nessuno se n’è accorto. E’ già successo in passato. Il ritiro? Dormiremo lì una notte e saremo vicini al luogo della gara. Non penso all’anno scorso (quando non venne fatto il ritiro, Ndr), non sono scaramantico. C’è stata quest’opportunità, e la sfruttiamo. C’è stata fatta questa proposta e verremo ospitati questa notte”.
Il programma di Sky, uno pseudo reality che parlerà del Parma e potrebbe portare un po di soldi nelle casse? “Ad oggi non è successo niente di diverso da quello che è stato il recente passato, vedremo. A me la cosa che dispiace è che sembra quasi che si stia cavalcando la situazione per cercare il lato negativo. Le cose bisogna anche che accadano, e poi si potrà dare un giudizio. Parlare prima non ha senso. Ci è stato fatto un ragionamento, ed in funzione di questo vedremo cosa potrà darci e che utilità può avere”.
E allora, spazio e linea al campo… “Come sta Coda? Nel caso di Massimo c’è un vantaggio, perchè è un ragazzo integro che ha subito un infortunio di una certa importanza al ginocchio, ma non ha mai avuto un trascorso legato a traumi importanti. Dal punto di vista psicologico quindi non ha troppe difficoltà a ritrovare la normalità. E’ un ragazzo molto positivo, e questo l’ha aiutato nel recupero. Ci sono dei tempi fisiologici, però lui ora sta bene, si è riproposto ed avrà modo di mettersi in mostra. Di Francesco deve temere il Parma perchè ha carattere e volontà. Non ci attacchiamo alla situazione che stiamo vivendo. Il nostro modulo è cambiato, ora è un 4-2-3-1. Ci sarà Lodi? Non ha nessun problema fisico, è disponibile“.
…e alle parole. Le dichiarazioni di Giuli? “Forse andrebbe detto anche che non ha pagato quello che doveva versare alla società, o almeno così mi è sembrato di capire. Sono considerazioni però che vanno oltre alle mie conoscenze. Sono situazioni che nessuno di noi all’interno dello spogliatoio conosce. Non possiamo dare giudizi oggi, mancano pochi giorni ormai. Cerchiamo di fare tutti qualcosa di più concreto e costruttivo in questi giorni. Il 19 quando sarà fatto tutto potremo parlare. C’è una scadenza, e fino a quella data continueremo a ripeterci le stesse cose. Io faccio l’avvocato del diavolo: se io so che il 19 c’è la possibilità che il Parma fallisca, voi mettereste dei soldi per poi perdere tutto in caso di fallimento? Non credo che ci siano molte alternative. Preferirei che si stesse zitti tutti un po’, e si facessero dei fatti concreti. Vedremo tra una settimana se si formalizzerà o meno. Mi sembrano discorsi inutili, aria fritta. Una cosa è certa: se non paga entro il 19 è finita“.