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Guardia di Finanza e Parma Calcio, si aggrava la posizione di Albanese

Corruzione. Si aggrava la posizione di Luca Albanese, ex vicecomandante delle Fiamme Gialle di Parma, rimosso dal suo incarico nei giorni passati: secondo i magistrati avrebbe ritardato le indagini sul caso Parma Calcio.

Albanese è indagato per dei presunti favori che avrebbe ricevuto da un presunto consulente, un pregiudicato condannato all’ergastolo nella sua vita precedente, da tempo consulente aziendale ben inserito nel panorama economico finanziario della società.

Avrebbe infatti fatto soggiornare in un hotel per una notte la famiglia a spese del consulente, avrebbe anche chiesto di far entrare il padre in una clinica convenzionata, e chiesto la disponibilità per far lavorare un conoscente in un’azienda del consulente stesso.

E in ultima avrebbe gli avrebbe chiesto aiuto durante la nevicata che ha bloccato la città.

L’ufficiale respinge le accuse, sostenendo di aver tenuto rapporti con il consulente solo per questioni lavorative, essendo questo un informatore della Gdf.

Il pregiudicato dal canto suo, avrebbe chiesto ad Albanese informazioni sulla condizione del Parma Fc per poi riferirle ad un dirigente della società calcistica, Pietro Leonardi. Lo stesso, già a dicembre, si era recato nella caserma della Finanza per rilasciare dichiarazioni ma il verbale non venne trasmesso alla Procura.

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