Ci deve essere qualcosa di folle, nella testa di Eupalla. Ci deve essere un Dio che ha subito un conclamato dispetto, per essere così incazzato col Parma Calcio.
Ma così è’.
E tra poco, mentre i giocatori scenderanno in campo a Collecchio per la seduta mattutina, sotto questo sole che profuma di resurrezione, in Lega, 100erotti km lontano da qui, si deciderà il loro destino.
Deve essere paradossale e assurdo, allenarsi senza sapere se giocherai. Farlo mentre intorno a un tavolo, seduti, decideranno se scenderai in campo o meno.
Deve essere surreale prendere a calci il pallone mentre il tuo destino ha pallato la palla a carte, penne, piani strategici e carte bollate.
La speranza di chi scrive è’ che domenica non si giochi, perché non venga pestata la dignità del Parma in nome della regolarità di un campionato violata dagli stessi che ora la difendono quando hanno permesso che si iscrivesse al campionato una società che non aveva i soldi nemmeno per l’Irpef.
La sensazione è che si farà il possibile per giocare.
La certezza, che tra una riunione di Lega è una visita di Tavecchio, stasera sapremo il destino del campionato del Parma.
Per quello della società dovremo aspettare il 19 marzo.