QUI PROCURA – Non si è presentato, con il millantato piano di rientro dei debiti, Giampietro Manenti in Procura.
QUI TRIBUNALE – Nella porta accanto però, si sono palesate due vecchie glorie del Parma Ac: Tomas Brolin e Hernan Crespo . Il motivo? L’udienza preliminare per il fallimento di Parma Ac, un filone del crac Parmalat, davanti al gup Alessandro Conti.
La Procura ha contestato diversi capi d’accusa per concorso in bancarotta fraudolenta per presunte distrazioni di denaro tramite false sponsorizzazioni: in tutto gli imputati sono 26.
Entrambi i campioni davanti al gup hanno respinto ogni accusa, dichiarandosi completamente estranei alla vicenda. A margine dell’udienza, il primo ad uscire è stato Brolin, che ha espresso rammarico e sfiducia per l’attuale situazione del Parma: “speriamo bene, ma non vedo molte speranze”.
Più loquace l’attuale tecnico della primavera del Parma Hernan Crespo.
“Tutto questo è assurdo – ha commentato – avevo 20 anni, di queste cose capisco poco adesso, a 40 anni, dopo 20 in Italia, cosa potevo capire all’epoca? È paradossale: oggi vengo qui per difendermi come indagato mentre il 19 marzo potrei essere parte lesa nell’udienza prefallimentare di Parma Fc”.
Poi, un commento sulla situazione societaria. Ghirardi e Leonardi? “Se siamo in questa situazione la colpa da qualche parte sta. Mi fidavo di loro? Si”. Manenti? “Non ci ho mai parlato, non lo conosco. Parlano i fatti per lui”Non siamo pagati da mesi – ha continuato Crespo. Faccio gli straordinari per cercare di motivare i ragazzi. Dobbiamo chiedere un favore ai giardinieri perché ci segnino il campo, cerchiamo di organizzarci per pulizie e lavanderia. Ai ragazzi dico che la crisi può essere un’opportunità per farsi notare, ma è una situazione molto dolorosa, io lavoro per permettere a loro di avere un futuro, ma non sono pagato. E non solo non ci hanno pagati, ma con questi passaggi e queste promesse ci hanno anche precluso la possibilità di andare a lavorare altrove. Io credo nel Parma, credo nello sport e continuo a lavorare. È difficile e doloroso, di certo si doveva vigilare. Si parla di altre società calcistiche in gravi difficoltà, speriamo che si faccia qualcosa perché queste situazioni non si ripetano più”.
QUI TRIBUNALE DI BOLOGNA – Intanto il Tribunale di Bologna, Sezione Impresa, ha accolto il ricorso di Energy T.I Group e nominato un curatore speciale per Parma Fc, si tratta del dottor Mauro Morelli.
QUI FIGC – Ennesimo passaggio di una vicenda sempre meno sportiva e più giudiziaria, che alle 17 di oggi vivrà l’ennesimo capitolo: in sede alla Figc, Federico Pizzarotti incontrerà Carlo Tavecchio.
Sul tavolo, la partita di domenica, come il Parma potrebbe terminare la stagione, la sua salvezza futura.
QUI FUTURO – E proprio a proposito di salvezza futura, Gian Paolo Dallara, fondatore e presidente della Dallara Automobili, è intervenuto ieri sera ad Agorà. L’imprenditore parmigiano non si nasconde, parla da manager e si dice pronto a dare una mano al Parma qualora la squadra crociata dovesse fallire e precipitare in serie D. “È dalla serie D che dobbiamo ripartire. Sarà un Parma dei parmigiani, con Lucarelli o Morrone nel ruolo di capitano, e con un’ossatura di giovani pieni di entusiasmo. I conti torneranno tutti i giorni, senza finanza creativa, con plusvalenze vere. Poi si può andare in serie C e salire ancora per arrivare in serie B; se siamo bravissimi, fra cinque o sei anni, fare come il Chievo e arrivare in serie A. Intendiamoci: mi divertivo molto a vedere il Parma battere la Juve al Tardini, ma se ci tocca la serie D, ripartiamo da lì e facciamolo al meglio”.