“Rischio di fallimento? Dipende dalla volontà delle persone, ognuno ci mette il suo ma con un piano concreto e reale, dimostrabile, il Parma non fallisce”.
Giampietro Manenti, proprietario del club ducale, torna a parlare ai microfoni di Sky Sport e continua a predicare ottimismo. “Stiamo cercando di prepare i documenti da portare in Procura, in modo che ci sia un piano credibile e duraturo negli anni. Abbiamo visto la parte contabile, fiscale e legale legata al Parma e cercheremo nei prossimi giorni di iniziare a fare dei pagamenti”.
Sul quando, però, continua a non sbilanciarsi. “Ho sempre parlato di tempi tecnici, anche quelli che ci permettevano di vedere l’effettivo debito e gli effettivi pagamenti da fare. La prossima settimana ci presenteremo in Procura con dei pagamenti fatti”, assicura Manenti che apre alla possibilità di saldare, “entro il 30 giugno, tutta la parte di pagamenti rimasta inevasa”.
“I soldi ci sono, ci sono sempre stati, altrimenti non ci imbarcavamo in un’avventura così – garantisce – Anche in precedenza abbiamo dimostrato che c’erano ma non siamo riusciti a chiudere quello che volevamo fare. Ci stiamo adoperando per accelerare i pagamenti, si vuole arrivare a un incontro con la Procura avendo già effettuato dei pagamenti importanti. Appena è ultimato il lavoro di tutti i professionisti, partono i primi pagamenti. Di chi sono? Sponsor che credono nel sistema calcio italiano. Ma veicoleremo altri sponsor e molte persone sono intenzionate a investire in Italia”.
“Chi me l’ha fatto fare? Un’innata passione per lo sport e per il calcio in modo particolare, credo nel progetto che stiamo portando avanti”, replica Manenti, che non fa caso a chi ne mette in discussione la credibilità. “Per me sono importanti le persone con cui opero. E’ da 24 anni che lavoro nel mondo dell’Est Europa e si contano su una mano quelli che parlano male di me”. Sulla provenienza dei soldi resta sul vago (“arrivano anche dall’Italia, da investitori italiani, europei ed extra Ue”) ma una cosa ci tiene a precisarla: “Non tutti possono essere proprietari del Parma, il proprietario è uno e se si vuole trattare, si tratta con quello. Il rapporto coi giocatori? Penso che sia buono, con Donadoni e Lucarelli ci siamo sentiti più volte, le rassicurazioni sono quelle che abbiamo sempre detto”.
Infine, alla domanda se lui sia un bluff oppure no, la risposta è laconica: “Probabilmente sì, probabilmente no, lo vedremo”.