First of all, i dati rientrano nella norma e nessuno sforamento della media giornaliera è avvenuto.
Non sappiamo invece quello che succede nell’arco delle 24 ore, perché il dato istantaneo (semi-orarie) non è stato, nonostante le richieste, ancora messo a disposizione dalla multiutility.
Fatto sta che i dati sulle emissioni di monossido di carbonio della linea due sono in crescita da diversi giorni e il dato di ieri conferma il trend, attestandosi al valore di 9,448 milligrammi per normal metro cubo di aria.
I limiti massimi imposti dell’autorizzazione ambientale integrata del 2008 per il monossido di carbonio dicono che non si può superare l’emissione giornaliera media di 30 milligrammi.
Siamo quindi ad un terzo dell’emissione consentita, ma risulta evidente l’anomalia della seconda linea, se confrontata con le emissioni della prima, attestatesi ieri a 1,140 milligrammi, una quantità inferiore di 8 volte.
Del resto la linea 2 registra una temperatura in camera di combustione costantemente più bassa rispetto alla prima. Se la linea 1 ha una media attorno ai 1.000 gradi, la linea 2 si attesta tra i 900 e i 950 gradi e non supera mai i 1000.
L’alta temperatura è la medicina corretta per distruggere il più possibile le molecole pericolose e per favorire una combustione completa, con residui ed emissioni limitate.
Anche la temperatura dei fumi emissivi è più alta sulla linea 1 e più bassa sulla linea 2 come quella nella camera di post combustione.
Sulla linea 2 infine si registra un piccolo emissivo di carbonio organico totale il 15 e 16 gennaio, che corrisponde ai rilievi in centro città di deposito di corpuscoli neri sulle auto in sosta e sui davanzali della case.
Il carbonio organico totale identifica la quantità di molecole di carbonio presenti nei fumi emissivi.
L’inceneritore di Parma emette anche una quantità non indifferente di ossidi di azoto, tipici delle combustioni ad alte temperature, attestandosi quasi alla metà del limite emissivo (30 milligrammi sui 70 consentiti).
Gennaio è stato anche il primo mese in cui l’inceneritore di strada della Lupa è stato operativo tutti e 31 i giorni disponibili, su entrambe le linee.