Tante promesse inevase. La fede dei tifosi calpestata come una bandiera straccia al termine di un evento, come un biglietto che non serve più. Questo rimane del Parma Calcio, delle promesse di “vi faremo divertire” “ci riprenderemo l’Europa League” “ci salveremo” “ci faremo rispettare”.
Articoli di giornale stracciati, gettati al vento, bagnati dalla pioggia e macerati dal tempo.
Il Parma calcio smobilita, smantella, vende. Ormai non ci sono più scusanti, non ci sono più parole. Se ne vanno tutti: Pozzi al Chievo (prestito con diritto di riscatto fissato in mille euro), Lucas Souza (in prestito alla Moreirense), Rispoli (in prestito al Palermo), Acquah (alla Sampdoria), Felipe (rescissione consensuale).
Oltre all’ufficializzazione della cessione di Paletta al Milan (si parla di 2,5 milioni) già annunciata domenica sera. All’ìultimo secondo è poi saltata la cessione di Pedro Mendes al Cagliari, che sembrava essere cosa fatta una mezzora prima delle fatidiche 23.
Dell’attaccante promesso per risollevare le sorti della squadra nemmeno l’ombra. Livaja, che sembrava già preso, è fuggito a gambe levate.
Evidentemente lui ha saputo cosa sta succedendo a Parma, non come Cristian Rodriguez che ieri ha confessato a Kaiser Magazine: “Pensavo che il Parma avesso solo dei problemi in campo ma ce ne sono molti di più. Non sapevo che alcuni giocatori non vengono pagati da sei mesi”.
Ora, resta solo da sperare finisca in fretta una stagione così da drammatica da non sembrare vera.
Resta solo da sciugare le lacrime e sperare che il Parma si rialzi. Da quale categoria, è un’incognita.