I parlamentari del PD Patrizia Maestri,Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari intervengono a seguito della decisione del Sindaco di Parma di rivedere il taglio ai servizio scolastici per i disabili.
“E’ finita bene, per il momento, il sindaco sulla spinta della volontà popolare che si è levata da più parti e da differenti settori della società, ha fatto un dietrofront doveroso”. Così i parlamentari di Parma Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari a commento della scelta del primo cittadino di garantire le risorse sufficienti per i servizi scolastici per disabili.
“E’ necessario però sottolineare che questa vicenda ha veramente dell’incredibile: prima il Sindaco e l’Assessore Rossi annunciano tagli al budget del 25% imputandone la piena responsabilità alle scelte del Governo che, per la verità, vanno in tutt’altra direzione essendo stati incrementati, nella legge di stabilità, tutti i fondi di politica sociale. Poi il taglio si riduce all’11% e infine, dopo quasi due mesi di acceso dibattito e alla vigilia della fiaccolata di protesta organizzata da famiglie e associazioni per sabato prossimo, il Sindaco annuncia di aver risolto i problemi di bilancio del Comune rinunciando all’assunzione del direttore generale”.
“Viene da chiedersi se il sindaco, si renda conto che quelle risorse sono dei cittadini e che le sue decisioni, prese e smentite, hanno effetti dirompenti sulle famiglie e sulla Città. Era veramente necessario praticare per settimane il muro contro muro sui servizi per i cittadini più deboli quando la soluzione al problema era così semplice?”.
“La giustificazione secondo cui il sindaco rinuncia a dotarsi di un direttore generale in Comune è poi piuttosto fragile, sempre che ve ne fosse il bisogno. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a rifare bene i conti, a chiarirsi bene le idee sulle scelte strategiche che vuole portare avanti nei prossimi due anni nell’interesse della nostra comunità e a partire da chi è più in difficoltà. La città ha bisogno di risposte, di un sindaco che sia capace di essere in sintonia con i bisogni e i problemi sono tutt’altro che risolti”.