Presso il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali si è tenuto, lo scorso 17 dicembre, un tavolo di confronto tra le organizzazioni del settore bieticolo-saccarifero, le imprese e il Ministero, rappresentato dal Dr. Luca Bianchi, Capo Dipartimento del MIPAAF e dal Dr. Enrico Arcuri, Capo della Segreteria Tecnica del ministro Maurizio Martina.
In tale sede, i rappresentanti di Eridania Sadam hanno rappresentato la difficile prospettiva del settore, alla luce del crollo dei prezzi di mercato dello zucchero e della fine del regime comunitario delle quote di produzione dalla campagna 2017.
Il Ministero italiano, secondo Eridania Sadam, dovrebbe essere in grado di negoziare con Bruxelles la proroga del regime delle quote almeno fino al 2020; senza di ciò, per l’Italia siamo all’inizio di una lenta agonia che porterà alla scomparsa della filiera bieticolo-saccarifera nazionale.
Eridania Sadam ha altresì dichiarato che l’effettuazione della prossima campagna 2015 è subordinata alla disponibilità da parte dei bieticoltori di una coltivazione bietole per lo zuccherificio di San Quirico (Parma) di almeno 13.000 ettari, con una distanza massima di 80 km dallo stabilimento e, nel contempo, ha richiesto la Cassa Integrazione Guadagni per i lavoratori fino al 10 Febbraio 2015.
Eridania Sadam ha anche denunciato i gravi inadempimenti da parte del Governo circa la mancata erogazione degli aiuti nazionali per il 2009 e 2010, per complessivi 46 milioni di euro per i quali si attendeva un parziale stanziamento nella legge di stabilità 2015 che non si è concretizzato.
A ciò si aggiungono sia l’incertezza che grava tutt’ora sull’attuazione dei progetti di riconversione relativi agli zuccherifici che avevano cessato la loro attività a seguito della riforma comunitaria del 2006, sia l’assurda situazione venutasi a determinare a seguito della pretesa della Commissione Europea relativa alla restituzione di una parte dei contributi alle dismissioni a causa del mancato abbattimento dei silos zucchero.
Eridania Sadam ha quindi richiesto precisi impegni istituzionali che individuino, una volta per tutte, la soluzione di questi problemi, tenuto conto che le imprese saccarifere sono oggi esposte alle negative conseguenze che derivano non da loro inadempimenti, ma dall’essersi sempre attenute alle indicazioni ricevute dalle competenti autorità nazionali. Il Ministero dell’Agricoltura ha quindi assicurato che a metà Gennaio si terrà la riunione del Comitato Interministeriale per il settore bieticolo-saccarifero, con l’obiettivo di dare tempestivamente le indispensabili risposte ai bieticoltori, alle imprese saccarifere ed alle centinaia di lavoratori coinvolti nella filiera.
Si auspica quindi che tale impegno non venga ulteriormente procrastinato, anche in considerazione del fatto che, nonostante le ripetute sollecitazioni inviate al Governo da parte delle imprese saccarifere, delle associazioni bieticole e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, il Comitato Interministeriale previsto dalla Legge n. 81 del 2006 non si riunisce ormai da due anni.