L’assessore Laura Rossi ha prorogato il contratto per il servizio per l’integrazione scolastica per alunni disabili nelle scuole di Parma. Sarebbe un’ottima notizia, se non fosse che le ore verranno tagliate di oltre un terzo, perché il comune ha tagliato i fondi. E no, non riesce a fare diversamente.
Il nuovo accordo, guarda caso accettato, per pura connivenza e convenienza, dalle cooperative consenzienti Aurora Domus, Proges e Dolce – che già gestivano il servizio – prevede il mantenimento dell’attuale costo orario degli educatori (20,74 euro più Iva). Ma i soldi a disposizione sono assai meno di quelli che servirebbero: manca suppergiù mezzo milione di euro, agli 885mila euro stanziati.
Quindi, come vogliamo definirla? Proroga farsa o rappezzo mal riuscito?