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Scuola, disabilità e tagli: nasce un comitato di opposizione permanente

Associazioni delle famiglie di ragazzi disabili e sindacati della scuola uniscono le forze per proseguire la battaglia per convincere il Comune di Parma ha retrocedere dai tagli all’integrazione scolastica.

E’ nato un “Comitato permanente”, con lo scopo di supportare “la difesa del servizio di integrazione scolastica di Parma, mobilitando su tale obiettivo i cittadini, le famiglie, le organizzazioni politiche e sociali del nostro territorio, ritenendo che la difesa dei diritti dei più deboli sia una misura della civiltà di una comunità”.
Nella giornata di ieri si sono incontrati, nella sede della Cgil di Parma, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, con le categorie sindacali degli operatori per l’integrazione scolastica (Fp Cgil e Fisascat Cisl) e le organizzazioni che si occupano di disabilità: Anffas, Anmic, Face, Angsa e delegati degli educatori.

La riunione ha avuto per oggetto la comunicazione dell’amministrazione comunale fatta in conferenza stampa circa la decisione di procedere con un affidamento d’urgenza del servizio di integrazione alle stesse cooperative che lo hanno finora svolto.

“A parere dei presenti quanto deciso garantisce il proseguimento del servizio nelle stesse modalità finora svolte solo per pochi mesi, mentre grande apprensione permane per il futuro prossimo e la strutturalità di una scelta di integrazione fatta nei decenni scorsi e che finora nessuno aveva messo in discussione”, affermano associazioni e sindacati, che tuttavia non avevano ancora a disposizione la determina del settore Welfare del Comune, pubblicata proprio ieri, che ha specificato in che modo il contratto è stato prorogato: con un taglio di quasi il 40% delle ore di presenza degli educatori in classe.

Per combattere contro i tagli, il Comitato permanente già nei prossimi giorni chiederà l’intervento del Glip – Gruppo di lavoro interistituzionale presso l’Ufficio scolastico territoriale, che è formato dalle associazioni dei disabili, Asl, scuole, della Provincia di Parma e delle stesse cooperative che lavorano sui servizi.

“É comune intendimento garantire il proseguimento del servizio di integrazione con tutta la valenza educativa e di promozione umana di cui solo la grande professionalità e progettazione individuale finora utilizzata sono state il fondamento”, afferma il Comitato.

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