“Nella recente intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma, Pizzarotti, facendo suo il linguaggio di Renzi, dice che il 2015 sarà l’anno del fare, l’anno della svolta nel quale saranno realizzati una serie di importanti investimenti ed interventi. Noi lo speriamo, ma c’è di che dubitarne: se le promesse sono credibili come quella di chiudere l’inceneritore o di realizzare la Food Valley Station all’ex scalo merci e la capacità di gestione dei cantieri è quella vista per la scuola Racagni e la Scuola per l’Europa, sarà difficile che nel 2015 si possa vedere qualche reale segno di svolta che strappi la Giunta dal suo cronico immobilismo” – incalza Nicola Dall’Olio, capogruppo Pd in consiglio comunale.
“Venendo al bilancio di metà mandato, Pizzarotti stranamente non cita tra i suoi grandi risultati la revisione dello statuto comunale (specchietto per le allodole buono per i 5 stelle nazionali, non per i parmigiani), bensì il completamento della stazione ferroviaria e il risanamento dei conti. Stupisce che il Sindaco si appropri di un’opera, la stazione, per la quale non ha alcun merito e che deriva da una stagione amministrativa e da una concezione di città, fortemente osteggiata a parole dai 5 stelle nostrani, che ha prodotto il debito e il sistema delle partecipate.
Quanto al risanamento dei conti, siamo ancora in attesa di vedere approvato dai creditori il piano di ristrutturazione di STT (presentato alle banche nel marzo scorso) e di capire che ne sarà del buco nero di Parma Infrastrutture dove, nel frattempo, si continuano ad affidare consulenze per decine di migliaia di euro senza controllo da parte del Comune. Così come siamo in attesa di vedere che ne sarà di tutti i contratti di servizio scaduti o in scadenza a fine 2014 (integrazione scolastica per i disabili, Parma-Infanzia, illuminazione pubblica, etc.) che il Comune, invece di mettere a gara, continua a prorogare precludendo all’ente e ai cittadini potenziali miglioramenti qualitativi e consistenti risparmi. E continuiamo ad attendere la tanto promessa innovazione digitale, l’estensione del WI-FI e l’ADSL alle frazioni. Per non parlare del progetto di rilancio del Regio e più in generale della cultura a Parma.
Manca ancora una volta, come dall’inizio del mandato, un disegno complessivo, un progetto organico che tenga insieme i vari interventi e indichi la direzione in cui l’amministrazione intende portare la città. Il neo-cosmopolita Pizzarotti, che scopre ora il mondo a spese del Comune, può anche annunciare la svolta, dopo avere detto solo alcune settimane prima che era tutto bloccato a causa dei tagli del governo. Ma come scrive Seneca, non esiste buon vento per un marinaio che non sa dove andare. A maggiore ragione se il marinaio ha il vizio di smentire spesso sé stesso e non mantenere le promesse”.