Poche settimane fa, la società FinIdra è stata messa in liquidazione e venerdì scorso i liquidatori Stefano Cantoni e Fabio Lettera hanno chiesto al Tribunale di Parma di poter presentare una proposta di concordato sui debiti dell’azienda. L’azienda sarà chiusa una volta conclusa la procedura giudiziaria. Le persone che resteranno senza lavoro sono una trentina.
FinIdra è uno dei più noti soggetti nel settore della termoidraulica e degli arredi per i bagni, ma l’impresa è in crisi dichiarata da parecchio tempo. Fra 2012 e 2013 ci sono stati 16 mesi di cassa integrazione in deroga. L’anno scorso la società ha licenziato alcuni lavoratori ed altri si son dimessi, con un calo di organico da circa 40 unità alle attuali 28. Da ottobre i lavoratori FinIdra protestano, con sciopero e presidi davanti alle sedi di Parma in via Fantelli e di Fidenza, per denunciare gravi ritardi nel pagamento degli stipendi.
Tuttavia, finora nessun creditore ha chiesto il fallimento della società. I soci, non più capaci di portare avanti l’impresa, si sono risolti per primi alla chiusura. Nelle settimane passate si era sentito parlare di un piano industriale basato su un significativo taglio degli stipendi, che nessuno avrebbe accettato.
Il Tribunale ha dato tempo alla FinIdra fino al 12 marzo per presentare il piano di concordato di riduzione del debito e affidato al commercialista Alberto Guiotto l’incarico di commissario giudiziale.