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Parma, le vie del terrore

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Un tempo era una città felice.

Parma, la bella, la ricca, la nobile.

Ei fu. Anzi, ella fu.

Ora ne rimane la città del terrore, con zone off-limits, dove per camminare devi armarti, per passare correre, per transitare pregare di non avere inconvenienti.

Oltretorrente – Bixio – Mille

La prima, in ordine temporale di agguati dunque alla ribalta delle cronache, è Viale dei Mille. Come Via D’azeglio è presidio, da anni ormai, di extracomunitari. Alcuni regolari, altri meno.

Quelli “meno”, li trovi ai bordi delle vie. A piedi, o in bicicletta, spacciano erba, coca, eroina, per la strada, nei kebab, nei locali di “extra” come loro. Ti abbordano con uno sguardo, se abbocchi arriva l’offerta. 10, 30, 50 euro, a seconda della richiesta.

Come comprare caramelle al bar.

Poi ti svegli una mattina, una pozza di sangue per terra, tra vetri e pattume, e un tunisino in terapia intensiva aggrdito con un machete. Chissà che piede (sbagliato) ha pestato. Chissà che roba ha venduto. O che donna ha toccato. Chissà che goduria aver comprato casa quando era zona nobile, e venderla ora che è ghetto.  

 

Poi c’è Via San Leonardo.

Per arrivarci passi da Via Venezia, dove con l’imbrunire brulicano ad ogni cantone giovani scuri di pelle e di look, in bicicletta,a gli angoli delle vie.

Aspettano i clienti, spacciano morte e schifezza. Sono vittime di mafie più grandi di loro, e mietono vittime travestite da clienti.

E arrivi in zona San leo proprio, un tempo operaia, ma sana. Ora marcia di droga, spaccio, violenza. Si accoltellano tra nazionalità opposte, o uguali, sono tutti extra, nel parco e intorno, e nemmeno fa più notizia. E’ l’ordine del  giorno, se non ne finisce uno all’obitorio, o se non tornano a casa troppo pieni di tutto da picchiare moglie e figli fino a farsi arrestare.

Perchè ormai la zona è offlimits, intervenire è impossibile, servirebbe radere al suolo.

E accade che una macchina venga fermata, assalita, devastata: cristalli rotti, guidatore con lo sterno fracassato, le ossa rotte, il viso tumefatto e l’auto da buttare. Ma la meglio è sempre dei pusher, sono tanti, e fantasmi. Scappano nella notte, e la denuncia cade contro ignoti.

Poi c’è l’Inzani

Bixio, Costituente, San Giuseppe, fin verso l’Oltretorrente. E più in giù, Viale Piacenza, P.le Pablo, a tracciare un confine sottile che congiunge le tre aree.

Anche questa operaia, anche questa con un parco. Anche questa colonia di sporcizia e paura. Lamentele e dissenso. Non integrazione e violenza.

Che ormai dilaga e nessuno la ferma più

(Ladydi)

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