Riceviamo e pubblichiamo la pesantissima accusa all’assessore Rossi da parte del capogruppo in Consiglio Comunale di Civiltà Parmigiana Franco Cattabiani:
Gent. Assessore Rossi,
faccio seguito agli spiacevoli eventi di sabato sotto i Portici del Grano quando famiglie e operatori del settore sociale, in particolare del mondo dei disabili, sono scesi in piazza per protestare contro i tagli da Lei disinvoltamente operati: a queste persone non servono scuse o giustificazioni, ma risposte e soluzioni, neppure temporanee perché la condizione di disabile è per tutta la vita.
Fatta questa premessa voglio tornare all’interpellanza (che consiste nella domanda rivolta al Sindaco o agli Assessori per conoscere i motivi o gli intendimenti della loro condotta in ordine ad una determinata questione) da me svolta nel Consiglio Comunale del 25 novembre u.s., ma depositata molte settimane prima, in relazione all’agenzia disabili e ai disagi dei disabili nella nostra Città; la sua risposta è stata rassicurante ha dichiarato: “i servizi ai disabili sono quantitativamente e qualitativamente presenti” “nessuno riduzione dei servizi ma l’aumento dei posti ai disponibili” “hanno bisogno di progetti socio sanitari personalizzati” “l’anno prossimo non sono sicura che potranno essere mantenuti allo stesso livello ma fino a questo momento i servizi sono adeguati ai bisogni”: è così che chiama i tagli indiscriminati.
Purtroppo “Assessore” Lei è caduta nella contraddizione più spiacevole che Le potesse capitare, scivolando nel tranello politico che Le ho volutamente teso perché avevo intuito dall’assestamento di bilancio che era in atto un tentativo di ghigliottina nel welfare. Lei in Consiglio Comunale ha mistificato la verità dei fatti, anzi Lei ha mentito alla Cittadinanza, perché in un atto ufficiale mi ha dichiarato che è tutto era a posto, sminuendo i tagli e che non vedeva dove fosse il disagio, e poi nei fatti ha fatto tutt’altro, anzi il disagio lo ha creato Lei, prima con i tagli, poi non rispondendo alle domande dei cittadini: se nessuno si fosse lamentato Lei non avrebbe mai cercato una soluzione.
In tempi non sospetti sono intervenuto sulla vicenda ricevendo rassicurazioni, mentre pochi giorni dopo, è successo quello che è successo: Lei ha perso credibilità politica e, insito, mi ha mentito in Consiglio Comunale e per questi motivi, oggi, mi sento pienamente legittimato, proprio dalla mia interpellanza, a chiedere le Sue dimissioni, per rispetto di tutte quelle persone a cui non ha dato una risposta, anzi è fuggita non solo da loro, ma anche dalle Sue responsabilità.
Concludo, pertanto, informandoLa che chiederò a tutti colleghi capogruppo di sottoscrivere con me un ordine del giorno, da discutersi prima di Natale, volto ad esaminare quanto è accaduto e votare una mozione di sfiducia nei Suoi confronti.
Con molti distinti saluti.
Franco Cattabiani
Capogruppo di Civiltà Parmigiana in Consiglio Comunale